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Enea, IEMAP: una piattaforma innovativa per accelerare la progettazione di materiali energetici

Economia
Enea, IEMAP: una piattaforma innovativa per accelerare la progettazione di materiali energetici
(Teleborsa) - "Questo progetto, finanziato dal MASE, ha realizzato una piattaforma per progettare nuovi materiali con un focus particolare al
settore dell’energia, fotovoltaico, batterie. Dietro questa piattaforma c’è una rete di laboratori che collaborano con le proprie competenze e i propri laboratori, condividendo dati per progettare insieme nuovi materiali in questi tre settori energetici".

Lo ha dichiarato Massimo Celino, Responsabile progetto IEMAP di Enea, oggi, mercoledì 3 dicembre, nel corso dell'evento finale del progetto IEMAP (Italian Energy Materials Acceleration Platform). Il progetto, finanziato dal MASE e supportato nell'ambito della cooperazione internazionale Mission Innovation, ha sviluppato una piattaforma digitale avanzata che utilizza supercalcolo, Intelligenza Artificiale e Big Data per accelerare la progettazione di materiali innovativi per applicazioni energetiche. La piattaforma raccoglie ed elabora dati sperimentali e computazionali provenienti da una rete di laboratori di ricerca italiani, ENEA, CNR, RSE e IIT.





"La piattaforma mette a servizio dei tool di intelligenza artificiale, computing e workflow dedicati. La piattaforma e i dati sono aperti, la piattaforma è consistente, ci sono una ventina di laboratori distribuiti in tutta Italia. È aperta perché siamo interessati alle collaborazioni. Questa piattaforma è inserita anche a livello europeo. Siamo dentro una rete europea di Iemap, che si stanno sviluppando in tutta Europa. Siamo connessi con questa rete europea tramite un progetto che finanzia questo grosso network europeo di piattaforme per l’accelerazione del discovery dei materiali", prosegue Celino.

"I risultati sono una serie di servizi basati sull’intelligenza artificiale e sul modeling molecolare, che sono a disposizione per le aziende per una rapida prototipizzazione del materiale. Per progettare un materiale ci vogliono diversi anni, con questa metodologia andiamo a ridurre tantissimo l’ideazione, la scoperta e la prototipizzazione di un materiale. In più, abbiamo poi una serie di laboratori che possono essere utilizzati per la sperimentazione e per la caratterizzazione di questi materiali. Di solito, ci vogliono 15 anni ma noi pensiamo di ridurre di almeno un quarto il tempo, o anche men,o grazie alla collaborazione che si instaura su questa piattaforma e i suoi servizi. Il problema dell’energia è fortissimo, e i nuovi materiali sono un po’ la chiave di volta per ogni tecnologia energetica. Se scopriamo un nuovo materiale che sia poco costoso ma molto efficiente e che non utilizzi le materie critiche diamo una grossa spinta, come ad esempio nuovi materiali per il fotovoltaico. E con la tecnologia informatica e l’intelligenza artificiale possiamo modellare questi nuovi materiali, finalizzando la progettazione all’applicazione finale".

"Un passo avanti per tutti i paesi. Infatti, non solo in Europa si sta andando in questa direzione. Anche l’Italia è al passo, e questa volta possiamo dire di non essere indietro", conclude Celino.

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