(Teleborsa) - "La nostra declinazione di embedded finance è legata sostanzialmente all'
aiutare le aziende a gestire meglio tutto il processo di pagamento e di incasso. In questo, stiamo vedendo tre trend importanti. Il primo riguarda la regolamentazione, cioè le regole del gioco sono via via sempre più chiare e puntano a definire degli standard con cui chi fa il nostro mestiere deve competere e deve servire i clienti". Lo ha detto a Teleborsa
Alessandro Bocca,
Chief Business Officer di Fabrick, in occasione della nona edizione del Salone dei Pagamenti.
"Partendo da questo presupposto - ha spiegato - l'elemento chiave diventa quindi la capacità di fornire servizi a valore; e per dare valore intendiamo far sì che il pagamento diventi un elemento per migliorare la conversion, migliorare la redditività dell'azienda, che sia un'efficienza operativa piuttosto che minori costi sull'accettazione dei pagamenti. Questo è il primo aspetto e quindi
chi riesce a competere sul valore vince".
"L'altra considerazione - ha detto Bocca - riguarda l'ecosistema: la presenza di regole chiare ha fatto sì che nel tempo - e questo ci aspettiamo continui nei prossimi anni -
migliora la qualità degli operatori e li specializza sempre di più. Il nostra obiettivo come business di piattaforma è quello di fornire ai nostri clienti quelli che sono tutti gli strumenti per poter aderire e integrare questo ecosistema di valore all'interno dei propri processi per generare valore".
"Se pensiamo in fiere come queste e non solo - ha fatto notare il manager di Fabrick - la quantità di operatori che abilitano metodi di pagamento, piattaforme di pagamento, soluzioni ad esempio di banking as a service cresce sempre di più; quindi la
capacità di orchestrare in modo efficace il processo end-to-end a partire da questa specializzazione - quindi a volte anche fermentazione - è importantissimo".
"L'ultimo aspetto è la sicurezza, perché nel momento in cui securizziamo il pagamento - e qui la regolamentazione ha fatto tantissimo - ovviamente la frode e il malfattore si sposta in altri processi e in altri momenti del pagamento e della catena - ha detto Bocca - Sta nella nostra capacità di analisi dei dati anche
individuare i pattern e aiutare i clienti tramite le soluzioni di pagamento e i metodi a gestire questa complessità".
Per quanto riguarda la creazione di valore dei dati, ha detto: "Pensiamo alla capacità di analizzare i dati, collezionarli, ma anche creare soluzioni a valore, ad esempio nei touchpoint dei nostri clienti come interfacce digitali, interfacce mobile, smart POS o soft POS, dove la
componente software sempre di più diventa decisiva nel dare un'esperienza di integrazione e anche di gestione efficace, e anche di analisi dei dati predittiva che poi porta magari a scegliere la rotta migliore di pagamento, il migliore metodo di pagamento".
"Questa intelligenza permette di lavorare sulla conversion, migliorarla ottimizzando l'esperienza del cliente, e di conseguenza anche i costi associati - ha aggiunto - L'altro aspetto riguarda sempre l'
analisi dei dati per poter capire quali pagamenti sono genuini, quali ordini sono genuini e quindi gestire la frizione o la frictionless in maniera tattica e anche se vogliamo strategica nel pagamento, per poter diminuire la frizione quando il pagamento è genuino e il compratore deve andare velocemente, piuttosto che aumentarla un po' quando c'è qualche dubbio e quindi aiutare di nostro cliente ad accettare pagamenti che generino marginalità e che non generino costi perché si traducono in resi, dispute piuttosto che complicazioni di riconciliazione".
Per quanto riguarda l'introduzione dell'AI nei processi, Bocca ha detto che "il framework normativo, anche di protezione dei dati, è molto chiaro. L'aspetto che probabilmente aiuta, ma questo è pervasivo in tutta l'industria, c'è la possibilità di
sfruttare anche paradigmi di LLM e non solo per poter modellizzare più velocemente; quindi creare modelli dati più velocemente, poterli testare più velocemente e quindi in qualche modo ridurre quel processo evolutivo che è normale quando uno prende dati, apprende e migliora. Questo processo migliora complessivamente. Ovviamente migliora anche quello dei malfattori, quindi bisogna stare al passo e riuscire a utilizzare queste queste tecnologie per il bene ma soprattutto capire che sono fondamentali nella competizione futura".