(Teleborsa) - Formare nuovi professionisti delle
rinnovabili e delle
infrastrutture elettriche nel Continente africano e sostenere la filiera dei
biocarburanti in Kenya: sono questi i due obiettivi di altrettanti progetti supportati dal P
iano Mattei per l’Africa. Dei loro sviluppi si è parlato nella terza giornata di Ecomondo, in occasione dell’edizione 2024 dell’“
Africa Green Growth Forum”, organizzato da
Ecomondo e dal
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Piano Mattei. L’evento ha portato alla luce anche nuove opportunità di cooperazione nei settori dell’economia circolare che possano coinvolgere l’Italia con il continente africano.
Diversi gli
interlocutori nazionali e
internazionali presenti, a vario titolo coinvolti nella realizzazione dei progetti. Oltre ai rappresentanti di Ecomondo, MASE e della Struttura di Missione per l’attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio, hanno partecipato il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata del Marocco, Cassa Depositi e Prestiti in qualità di partner finanziario del Piano e gestore del Fondo Italiano per il Clima per il sostegno a iniziative di mitigazione e adattamento climatico. Presenti ai lavori i gruppi Enel ed Eni, che nel quadro del Piano Mattei realizzano le progettualità sul territorio, e rappresentanti della Fondazione RES4Africa, che organizza il “training” per formare le nuove professionalità nel settore energetico.
Nella fase iniziale di
interventi istituzionali, moderata dal Capo Segreteria tecnica del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Francesca Salvemini e aperta dal CEO di
Italian Exhibition Group Corrado Peraboni, hanno portato il loro contributo in termini di visione generale Fabio Massimo Ballerini, Consigliere per l'Africa Sub-Sahariana dell’Ufficio del Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri, Alessandra Pastorelli (Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), il Capo Dipartimento amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale del MASE Loredana Gulino e il Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata del Marocco in Italia, Khalid Atlassi. Due interventi introduttivi di Antonio Montanari (Vicepresidente CONFINDUSTRIA ASSAFRICA & MEDITERRANEO) e Paolo Cutrone (Area Manager di RES4Africa Foundation) hanno aperto le sessioni tematiche di lavoro.
Il Piano Mattei sta sostenendo la costituzione in
Marocco di un
Centro di eccellenza per la formazione nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, rivolto a tutto il continente africano. Il Centro formerà esperti, amministratori e tecnici nei settori delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche, promuovendo nello spirito del Piano Mattei uno sviluppo energetico sostenibile attraverso il rafforzamento delle capacità manageriali e professionali “in loco”.
Il funzionamento e gli avanzamenti del
progetto, sviluppato sotto l’egida dei governi italiano e marocchino, sono stati esposti dal Managing Director della Fondazione Enel
Giulia Genuardi, da
Abdessamad Faik dell’Università Politecnica Mohammed VI, da Mirco Torquati (Responsabile commerciale impianti di larga scala di 3SUN Gigafactory) e da
Simone Pasquini, Area Manager Africa di CESI SpA. Sono intervenuti inoltre
Mouhcine Benmeziane, Responsabile del Dipartimento Cooperazione, Monitoraggio e Comunicazione di IRESEN (Marocco) e
Sharon Wachuka Kinyua, Membro del Consiglio di Amministrazione del Settore Energia ed Estrattivo di ESAK (Kenya).
In
Kenya, invece, il Piano Mattei sostiene attraverso un finanziamento del
Fondo Italiano per il Clima lo sviluppo della filiera dei biocarburanti, attraverso la produzione di olio vegetale, da utilizzare come materia prima per le
bioraffinerie: si parte da coltivazioni su terreni degradati o abbandonati, da colture di secondo raccolto, non in competizione ma in sinergia con la produzione agricola alimentare. Il progetto prevede anche la valorizzazione di scarti e residui forestali ed agro-industriali, supportando processi di economia circolare.
Caratterizzata da una forte valenza socioeconomica, l’iniziativa già coinvolge oltre
100.000 piccoli coltivatori locali in 16 contee, con l’obiettivo di arrivare a 200.000 nei prossimi anni, garantendo la creazione di reddito rurale, l’accesso al mercato per gli agricoltori, il recupero di aree marginali e contribuendo, al contempo, la decarbonizzazione globale nei trasporti attraverso la produzione di biocarburanti avanzati. Ne hanno discusso il Direttore CCUS, Forestry & Agri-Feedstock di Eni
Luigi Ciarrocchi,
Francesco Masera di Cassa Depositi e Prestiti (Responsabile Promozione Business, Governance e Partnership, Cooperazione Internazionale allo Sviluppo) e
Laetitia Dumas della International Labour Organization (Programma e operazioni di gestione del Team, ramo sicurezza e salute sul lavoro). Sono stati inoltre proiettati video-contributi con testimonianze dirette dei beneficiari del progetto in Kenya.
Nella seconda sessione del convegno, moderato dal Presidente del Comitato Tecnico scientifico di Ecomondo
Fabio Fava, sono stati sviluppati, a cura di CONFINDUSTRIA ASSAFRICA & MEDITERRANEO e attraverso il contributo di aziende e consorzi di imprese, alcuni “case history” che possano rappresentare esempi per prospettive future di cooperazione nei settori dell’economia circolare, applicato ai settori del tessile, di RAEE, packaging e bioenergie.