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Bergamo e Brescia, gli aeroporti potrebbero tornare a parlarsi

Economia, Trasporti
Bergamo e Brescia, gli aeroporti potrebbero tornare a parlarsi
(Teleborsa) - L’Assemblea generale congiunta di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, ospitata nella nuova area logistica dell’aeroporto di Milano Bergamo, ha offerto lo spunto per richiamare le possibili sinergie nel trasporto aereo. Lo ha fatto Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco, intervenuto in apertura dei lavori per sottolineare come il Piano Nazionale degli Aeroporti prevede che l’aeroporto di Brescia-Montichiari, finora collocato nella rete del nord-est, faccia parte del sistema aeroportuale integrato lombardo.

“Ma soprattutto la Lombardia, con quello che rappresenta, esprime un deficit di capacità - ha detto Sanga - E se abbiamo delle riserve di capacità, delle infrastrutture aeroportuali che possono essere rilanciate in un processo virtuoso di crescita e sviluppo, abbiamo il dovere di rimetterle in gioco e valorizzarle. Sarebbe oggi poco lungimirante non pensare congiuntamente. È il futuro che ci porta lì: mi auguro che sia un futuro molto prossimo”. Una mano tesa a Brescia per un possibile accordo per ridisegnare gli gli equilibri dei cieli lombardi. Un invito raccolto dal Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia. “Anche il nostro aeroporto, come quello di Bergamo, può portare a uno sviluppo – ha sottolineato – La sua evoluzione non è completamente nelle nostre mani, ma se diventasse uno dei punti di contatto tra le due province e Sacbo dovesse prenderne la leadership, credo che potrebbe esserci una grande crescita. Sacbo al momento si sta concentrando sul lato passeggeri, mentre Montichiari ha un grande potenziale sul traffico courier: potrebbe essere un altro punto di partenza, oltre a quelli già in programma per lo sviluppo dei due territori. Facendo sistema magari riusciamo a portare questo sistema aeroportuale verso nuove frontiere”.

Potrebbe essere il primo atto di un nuovo scenario nel nord-est lombardo, dove Milano Bergamo si appresta a superare la quota di 17 milioni di passeggeri nel 2024.

“Abbiamo investito 200 milioni di risorse proprie nell’ultimo quadriennio – ha ricordato Giovanni Sanga - per adeguare le nostre infrastrutture, tra cui l’ampliamento del terminal partenze, che sarà dotato di sistemi di controllo di sicurezza avanzati. Entro la fine del prossimo anno completeremo i cantieri di nostra competenza, in tempo per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Abbiamo puntato sulla multimedialità, unendo il traffico aeroportuale con reti di connessione territoriale, dalla mobilità su gomma a quella su ferro, che consentirà viaggi in treno tra la stazione di Milano e il nascente capolinea di Orio. Le nuove sfide sono la sostenibilità, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale”.
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