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Unicredit, utile record 9 mesi a 7,7 miliardi, alza stime fine anno a oltre 9 miliardi

Orcel: con Commerzbank nozze potrebbero esserci e non

Banche, Finanza
Unicredit, utile record 9 mesi a 7,7 miliardi, alza stime fine anno a oltre 9 miliardi
(Teleborsa) - Unicredit da record nei nove mesi e nel terzo trimestre. Al 30 settembre 2024, il risultato netto del Gruppo bancario di Piazza Gae Aulenti è pari a 7,7 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre, l'utile è di 2,5 miliardi in aumento dell'8,2% e sopra le stime del mercato (2,2 miliardi). Si tratta del quindicesimo trimestre consecutivo di crescita.

I ricavi sono saliti del 2,9% anno su anno nel terzo trimestre, sostenuta da commissioni per 1,9 miliardi, in rialzo delll'8,5% rispetto all'anno precedente grazie all'attività della clientela, e da un margine di interesse resiliente pari a 3,6 miliardi di euro.

Costi ridotti ulteriormente nel terzo trimestre anno su anno, portando il rapporto costi/ricavi al di sotto del 37% nei 9 mesi. Confermata eccellente qualità degli attivi con un costo del rischio pari a 15 punti base nel trimestre, mantenendo circa €1,7 miliardi di overlay.

Solido CET1 ratio al 16,1% nonostante l’impatto di investimenti strategici, sostenuto da una generazione organica di capitale record pari a €3,5 miliardi1 nel trimestre.

La banca ora inaugura "la nuova fase del piano" e "dopo il successo della nostra trasformazione, abbiamo ancora davanti - si legge nella nota sui conti - una crescita sostenibile di qualità".

L'accantonamento per la distribuzione nei nove mesi è pari a €7,7 miliardi, ovvero il 100% dell’utile netto; l'acconto dividendo per cassa è di circa €1,4 miliardi, ovvero 92,61 €/cent dividendo per azione, in aggiunta al riacquisto di azioni proprie di circa €1,7 miliardi già in
fase di esecuzione, entrambi a valere sui risultati del 2024.

La distribuzione sull'anno è confermata in linea con il 2023
Unicredit alza la guidance per l'utile netto del 2024 incrementandolo a oltre 9 miliardi di euro, o circa 10 miliardi aggiustato. La distribuzione relativa al 2024 è confermata in linea con il 2023.

Nel 2025 incrementa accantonamento dividendo al 50%
L'accantonamento del dividendo di Unicredit sarà incrementato dal 40% al 50% dell'utile netto a partire dai risultati del 2025. La banca ha l'ambizione per un utile netto annuo superiore a 9 miliardi negli anni 2025-2026 e per una distribuzione annua a valere sugli utili del 2025-2026 superiore a quella relativa al 2024.

Orcel: priorità Unicredit accelerare indiscussa leadership
"Tutte le nostre regioni stanno contribuendo al nostro successo, beneficiando a loro volta della partecipazione ad un gruppo più ampio", sottolinea il CEO di Unicredit, Andrea Orcel. Il CET1 ratio al 16,1% è sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente nonostante l’impatto degli investimenti strategici, grazie ad una generazione organica di capitale pari a €3,5 miliardi che fissa un altro record trimestrale, aggiunge il CEO. A dimostrazione della fiducia che riponiamo nella nostra crescita sostenibile e di qualità, aumenteremo il nostro dividendo al 50% dell’utile netto a partire dal 2025, in rialzo rispetto al 40% attuale, data la solidità dei nostri utili e della nostra generazione organica di capitale. Nell’arco del ciclo, continueremo a dimostrare una redditività solida e distribuzioni eccellenti". La nostra priorità su base quotidiana resta comunque l’impegno ad accelerare la nostra indiscussa leadership nel settore e a raggiungere le nostre ambizioni di crescita organica. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo conseguito per i nostri clienti, per le nostre comunità e per i nostri azionisti, e le nostre persone non perderanno la determinazione a conseguire risultati eccellenti per tutti i nostri stakeholders".

Con Commerzbank nozze potrebbero esserci o non
"Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno, infine, condurre ad una combinazione completa, continua Orcel. Questo è in linea con il nostro approccio disciplinato verso le opzioni inorganiche, che continuiamo a valutare secondo criteri finanziari stringenti, mantenendo al contempo opzionalità per il futuro".
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