(Teleborsa) -
Enel, colosso energetico italiano, ha chiuso i
primi nove mesi del 2024 con
ricavi a 57.634 milioni di euro (69.534 milioni di euro nei nove mesi del 2023, -17,1%). La variazione è principalmente riconducibile ai minori volumi di energia termoelettrica prodotti e alle minori quantità di energia elettrica e gas vendute sui mercati finali in un regime di prezzi decrescenti, unitamente alle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto. Tali effetti sono in parte compensati dalle performance positive derivanti dalla vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili e dai risultati delle reti di distribuzione.
L'
EBITDA ordinario è a 17.449 milioni di euro (16.386 milioni di euro nei nove mesi del 2023, +6,5%). L'andamento è attribuibile al positivo contributo dei business integrati, guidati dalla performance delle energie rinnovabili, che ha beneficiato della progressiva normalizzazione del mercato delle commodity, nonché della buona disponibilità delle risorse rinnovabili, compensando ampiamente la contrazione dei margini nei mercati finali e nella generazione da fonte termoelettrica. Positivo, al netto delle variazioni di perimetro, anche l'apporto delle attività di gestione delle reti di distribuzione, grazie al maggior volume di investimenti.
Il
risultato netto ordinario del Gruppo è a 5.846 milioni di euro (5.033 milioni di euro nei nove mesi del 2023, +16,2%). L'aumento è principalmente riconducibile all'andamento positivo della gestione operativa ordinaria, unitamente alla riduzione degli oneri finanziari netti e alla minore incidenza delle interessenze dei terzi.
L'
indebitamento finanziario netto è a 58.153 milioni di euro (60.163 milioni di euro a fine 2023, -3,3%). I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa e l'incasso dei proventi relativi alle operazioni di cessione di attivi realizzate nell'ambito del programma di deleverage e razionalizzazione della presenza geografica del Gruppo, hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dei dividendi.
"Nei nove mesi del 2024 abbiamo registrato
solidi risultati, guidati dalla resilienza e dal bilanciamento geografico del nostro portafoglio di asset e da un maggior presidio delle iniziative di advocacy in America Latina - ha commentato il
CFO Stefano De Angelis - Vorrei inoltre evidenziare come il completamento del Piano di dismissioni entro la fine dell'anno ci consente di prevedere per il 2024 un
rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA pari a circa 2,4x, valore che si colloca al di sotto della media del settore. Tutto questo, insieme al costante impegno del Gruppo verso la disciplina finanziaria e l'eccellenza operativa, rappresenta la base per una crescita futura, sostenibile e duratura, a beneficio dei nostri stakeholder. La performance del periodo e la visibilità sull'evoluzione del business anche nell'ultima parte dell'anno ci permettono quindi di confermare per il 2024 la guidance su EBITDA ordinario e Utile netto ordinario fornita ai mercati nel 2023".
Deliberato un
acconto sul dividendo 2024 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2025. La politica dei dividendi, coerente con il Piano Strategico 2024-2026, prevede per l'esercizio 2024 un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro, con un aumento potenziale fino a un pay-out del 70% sull'Utile netto ordinario di Gruppo in caso di conseguimento degli obiettivi relativi alla generazione di cassa e solidità patrimoniale del Gruppo.
Confermata la guidance relativa all'esercizio 2024 con la previsione di un EBITDA ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi di euro e un Utile netto ordinario compreso tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro.