(Teleborsa) -
Intesa Sanpaolo ha chiuso i
primi nove mesi del 2024 con un
utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell'intero anno tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l'ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all'utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.
Le azioni gestionali includono l'accelerazione del
ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica. In particolare, a ottobre è stato firmato l'accordo sindacale che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection, dal quale derivano oneri nell'ordine dei 500 milioni di euro al lordo di imposte e 350 milioni al netto da contabilizzare nel quarto trimestre 2024.
Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2024 registra
interessi netti pari a 11.917 milioni di euro, in crescita dell' 11,5% rispetto ai 10.691 milioni dei primi nove mesi 2023. Le
commissioni nette sono pari a 6.970 milioni di euro, in aumento del 7,9% rispetto ai 6.461 milioni dei primi nove mesi 2023
La banca segnala un "significativo"
ritorno cash per gli azionisti: 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro concluso a ottobre 2024), di cui 3 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre.
Per quanto riguarda la
tecnologia, segnala un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025. Al suo interno, guardando ai nuovi canali digitali,
Isybank è responsabile di un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 - non previsti nel Piano di Impresa (oltre 400.000 nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350.000 clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti);
Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell'attuale clientela di Fideuram), può già contare circa 74.200 clienti e 2,84 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela.
A fine settembre 2024, l'incidenza dei
crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all' 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Il
Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall'assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nell'orizzonte compreso tra il quarto trimestre 2024 e il 2025.
Il CdA ha deliberato la distribuzione di 17 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come
acconto dividendi a valere sui risultati del 2024 (per un totale di 3.027 milioni di euro). L'acconto dividendi verrà messo in pagamento il 20 novembre 2024 (con stacco cedole il 18 novembre e record date il 19 novembre). L'acconto dividendi per azione, rapportato al prezzo di riferimento dell'azione registrato ieri, corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 4,3%.
L'attuazione del
Piano di Impresa 2022-2025 procede "a pieno ritmo", con una prospettiva di utile netto per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro (con interessi netti a oltre 15,5 miliardi di euro) e per il 2025 a circa 9 miliardi di euro. Ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, ulteriori distribuzioni future da valutare anno per anno.