(Teleborsa) - Secondo il rapporto "
People at Work 2024" dell'
ADP Research, il
64% dei lavoratori italiani segnala livelli elevati di stress, il dato più alto in Europa. Oltre a essere più propensi dei colleghi europei a riportare problemi di salute mentale legati al lavoro, molti dipendenti in Italia sentono che
i loro manager non forniscono il supporto necessario per gestire il carico emotivo e mentale. Questo fattore alimenta un senso di
insicurezza lavorativa e una percezione di scarso riconoscimento degli sforzi, influendo negativamente sulla motivazione.
Il rapporto mostra una forte correlazione tra
alti livelli di stress e bassa soddisfazione lavorativa, indicando che i dipendenti molto stressati tendono ad avere maggiori difficoltà a svolgere i propri compiti al meglio e sono più inclini a prendere in considerazione il cambiamento di occupazione. La situazione è particolarmente
critica per le donne e per i lavoratori di età avanzata, mentre i collaboratori
più giovani o in ruoli meno senior sembrano sperimentare stress simile o addirittura maggiore rispetto ai colleghi più esperti.
Marcela Uribe, general manager ADP Southern Europe afferma: "Lo stress nell’ambiente di lavoro è diffuso in tutto il mondo, nessun Paese fa eccezione. Indipendentemente dal livello di stress, i datori di lavoro hanno
l'opportunità di promuovere la salute mentale: solo il 21% dei lavoratori ritiene che il proprio datore di lavoro sostenga pienamente il proprio benessere mentale. I dipendenti che si sentono supportati da manager e colleghi hanno meno probabilità di rientrare nella categoria ad alto stress. Coloro che dichiarano un alto livello di stress spesso ritengono che ciò abbia impatti sul proprio lavoro: ciò potrebbe derivare dalla
mancanza di conversazione sul lavoro riguardo ai problemi di salute fisica e mentale. Le persone che rientrano nella categoria ad alto stress affermano che i propri datori di lavoro non sono attrezzati per discutere di salute mentale. È interessante notare che i dipendenti del gruppo a basso stress affermano di essere più propensi a partecipare ad attività di team-building, a prendere giorni di ferie e ad avere regolari incontri di controllo con i loro manager".
Per affrontare questo problema, le aziende possono implementare
una serie di iniziative volte a promuovere il benessere psicofisico dei lavoratori, tra cui flessibilità lavorativa, supporto psicologico, un ambiente di lavoro sano, bilanciamento del carico di lavoro e pratiche di distacco dal lavoro. Inoltre,
sessioni di formazione sulla gestione dello stress e programmi di riconoscimento dei risultati possono rafforzare la resilienza dei dipendenti e la loro motivazione. Un ruolo chiave spetta ai manager, che dovrebbero sviluppare competenze di leadership empatica per promuovere un clima lavorativo positivo e aperto al dialogo.
Questi interventi non solo migliorano la salute mentale dei dipendenti, ma contribuiscono anche a creare un ambiente di lavoro più produttivo e favorevole alla
soddisfazione e alla fidelizzazione del personale, con benefici per l'intera organizzazione.
(Foto: Glenn Carstens-Peters su Unsplash)