(Teleborsa) - Il
settore culturale e creativo rappresenta una delle colonne portanti dell'economia italiana, e contribuisce in modo piuttosto significativo alla crescita, all'occupazione e all'innovazione. Il
Lazio, grazie al ruolo trainante di
Roma, emerge come una delle regioni
più dinamiche e attive in questo settore, tanto che sta consolidando il proprio primato nazionale per incidenza del valore aggiunto generato dalle attività creative.
Secondo il rapporto "Io sono cultura 2024", redatto dalla Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Deloitte, nel 2023 il sistema produttivo culturale e creativo ha generato a livello nazionale
104,3 miliardi di euro di valore aggiunto, con una esaltante crescita del
+5,5% rispetto al 2022. Risultato, questo che rappresenta addirittura il
6,9% del PIL nazionale, e conferma la centralità e l'importanza della cultura come motore economico.
Il
Teatro Palladium Roma Tre e la Fondazione ad esso collegata sposano in pieno questa progettualità costruttiva e - oltre ad offrire una programmazione di eccellenza per la stagione 2024/2025
"Mutamenti" - puntano alla contemporaneità attuando
best practices in campo energetico e proponendo al pubblico
format innovativi e ad impatto zero. Dopo un'importante fase di ristrutturazione finanziata dai fondi del PNRR, il Palladium ha infatti compiuto significativi progressi in fatto di sostenibilità. Grazie a un programma mirato di efficientamento energetico, la struttura situata nel cuore di Garbatella ha ottenuto una
riduzione del consumo di combustibile del 67,5% e una
diminuzione delle emissioni di gas serra e CO2 del 52,4%. Tutti interventi che rendono il teatro dell’Università Roma Tre un modello più che positivo di sostenibilità per il futuro, dietro il quale c’è un impegno concreto e continuativo nella riduzione dell’impatto ambientale degli spettacoli.
Guardando al futuro più immediato, nella nuova stagione, dunque, troveremo progetti ben rodati e parte integrante della identità del Palladium come
Audience Revolution, Flautissimo o Movie to Music, ma l’attenzione alla sostenibilità sarà approfondita tramite il festival diffuso
Overground, che rappresenta una prima applicazione del protocollo nazionale per la gestione sostenibile degli eventi nato in seno a un processo partecipato nel 2024, durante il
progetto METAMORFOSI - Progettare cultura nel mondo che cambia, e Cineclub Scienza - al cinema con i ricercatori, che offrirà al pubblico un dialogo tra scienza e cinema, con l’obiettivo di sensibilizzare su temi ambientali e scientifici di grande attualità.
Il Lazio, dunque, è una delle regioni che maggiormente contribuisce a questa crescita, con
15 miliardi di euro di valore aggiunto prodotti dal settore culturale e creativo,
pari al 14,8% dell'intera filiera nazionale. Ciò si traduce in numeri che fanno ben sperare il settore: parliamo infatti del
7,6% della ricchezza regionale, a dimostrazione di come la cultura sia un pilastro fondamentale dell'economia del territorio. Senza contare che il sistema impiega circa
205.000 persone, pari al
7,3% dell’occupazione regionale, facendo del Lazio la seconda regione italiana per impatto occupazionale nel settore culturale e creativo.
(Foto: Foto di Paolo Porto)