Facebook Pixel
Milano 17:35
34.697 -0,10%
Nasdaq 20:09
19.951 -2,12%
Dow Jones 20:09
42.351 -1,34%
Londra 17:35
8.259 -0,58%
Francoforte 17:35
19.378 -0,23%

Manovra, testo alla Camera: audizioni al via il 28 ottobre

Le principali misure: da quelle per la natalità al rinvio delle deduzioni per le banche

Economia
Manovra, testo alla Camera: audizioni al via il 28 ottobre
(Teleborsa) - Il testo della manovra di Bilancio 2025 è stata depositata alla Camera. Il provvedimento, firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è composto da 144 articoli. Dal taglio del cuneo fiscale alle norme sulle pensioni, il testo contiene tutte le misure annunciate dal governo dopo il via libera del Consiglio dei ministri della scorsa settimana. L'esame della manovra quest'anno partirà dalla Camera, in base al principio dell'alternanza. Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento dovrebbero iniziare il 28 ottobre mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l'8 e il 10 novembre.

Per quel che riguarda le misure relative alla natalità, la manovra introdurre un "bonus nuove nascite" una tantum da 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 a patto che il nucleo familiare abbia un Isee inferiore a 40.000 euro annui. Il Bonus mamme, anche con due figli, è stato esteso alle lavoratrici autonome ma con un tetto di reddito fino a 40mila euro. Le lavoratrici, che non abbiano optato per un regime forfetario, potranno usufruire, se hanno due figli, di una decontribuzione fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e, nel caso delle mamme con tre figli fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo. L'esonero, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, spetta solo se la retribuzione non supera i 40mila euro annui.

È stato poi esteso a tutti (e non solo più a quanti hanno un altro figlio di età inferiore a 10 anni) e reso strutturale il bonus nido previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un Isee fino a 40mila euro. A sostegno della misura vengono stanziati 97 milioni di euro per il 2025, 131 milioni di euro per l'anno 2026, 194 milioni di euro per il 2027, 197 milioni di euro per il 2028 e 200 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029.

Capitolo pensioni. La manovra prevede un incremento del 2,2% per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 e dell'1,3% nel 2026 che andranno a sostituire l'aumento del 2,7% previsto con la legge di Bilancio per il 2024 che scade quest'anno. Inoltre nel 2025 non ci sarà il recupero dell'inflazione per le pensioni dei residenti all'estero a meno che non siano assegni fino al trattamento minimo.

Aumenta di 1,3 miliardi di euro il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard per il 2025, di 5 miliardi di euro per il 2026, di 5,8 miliardi di euro per il 2027, 6,6 miliardi di euro per il 2028, 7,7 miliardi per il 2029 e 8,9 miliardi annui a decorrere dall'anno 2030. Il testo precisa che una quota delle risorse incrementali "pari a 883 milioni di euro per l'anno 2028, 1.945 milioni di euro per l'anno 2029 e 3.117 milioni annui a decorrere dal 2030 è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali 2028-2030".

Scuola. Nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito è istituito un fondo per la valorizzazione del sistema scolastico con una dotazione di 122 milioni di euro per l'anno 2025, 189 milioni di euro per l'anno 2026 e 75 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2027. Inoltre la manovra allarga la Carta del docente in via strutturale anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale.

Per le banche come anticipato dal ministro Giorgetti ci sarà il rinvio delle deduzioni delle quote delle svalutazioni e perdite dei crediti e dell'avviamento correlate alle Dta. La deduzione della quota dell'11% dei componenti negativi ai fini Ires e dell'Irap del 2025, è differita "in quote costanti, al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026 e ai tre successivi". Quella del 4,7% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, "è differita, in quote costanti, al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2027 e ai due successivi". Quelle del 13% e del 10% per i periodi d'imposta 2025 e 2026 sono differite "in quote costanti, rispettivamente" al 2026 e ai tre anni successivi e al 2027 e ai due anni successivi.

Dal 2025 inoltre nella giornata di venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto.
Condividi
```