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Trasporti agroalimentari post-pandemia più flessibile e green

In tre anni i mezzi a temperatura controllata Euro 6 sono aumentati dell’84%

Agroalimentare, Economia, Trasporti
Trasporti agroalimentari post-pandemia più flessibile e green
(Teleborsa) - Più green e più grandi le flotte per il trasporto a temperatura controllata, con veicoli generalmente usati per la distribuzione di cibo in regime ATP. In tre anni, dal 2021 al 2023, i mezzi pesanti Euro 6 sono aumentati dell’84,8%: un segnale positivo, frutto dell’impegno delle aziende, ma oltre il 44% del parco mezzi attualmente in circolazione rimane pre-Euro 5. In crescita anche la dimensione delle aziende: le flotte da 20 a 50 veicoli nello stesso periodo sono cresciute del 199%.

E' quanto emerge dall’elaborazione condotta da Uomini e Trasporti, la testata giornalistica del Gruppo Federtrasporti, che ha comparato gli ultimi dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (estratti il 17 settembre 2024) con quelli raccolti da OITAF, l’Osservatorio per il trasporto alimentare e del farmaco, nel Libro bianco sul trasporto refrigerato pubblicato nel 2022.

Il nuovo numero monografico di Uomini e Trasporti in uscita oggi è dedicato al trasporto a temperatura controllata e propone un’analisi approfondita delle dinamiche alla base della rapida trasformazione della logistica agroalimentare. La pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani a tavola: più prodotti freschi e soprattutto più cibo fino alla porta di casa, acquistato online. Le impennate dell’inflazione hanno fatto il resto alterando i ritmi della domanda, con picchi di richiesta e periodi di magra difficilmente prevedibili. Così il trasporto delle merci e la logistica hanno dovuto adeguarsi alla trasformazione, complice anche l’ingresso nel settore di grandi e grandissimi players come Amazon Fresh, BRT o Cortilia.

Una combinazione di fattori che ha aumentato la competizione nel settore, chiedendo alle aziende maggiore massa critica, ma anche più cura per la sostenibilità e il servizio. Questo è evidente nel processo di rinnovamento delle flotte: secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente i mezzi più green (Euro 5 e 6) costituiscono più della metà dell’intero parco circolante in regime ATP (72.612 mezzi), mentre i pre-Euro 5 sono diminuiti nello stesso periodo dell’11,9% e oggi, pur rappresentando comunque ancora il 44% del parco circolante, sono in tutto 58.949 veicoli. In questi tre anni è cresciuto dell’11,7% anche l’intero parco di mezzi pesanti a temperatura controllata in circolazione (da 118.318 a 132.155), a riprova di una domanda di trasporto e distribuzione delle merci deperibili in rialzo e comunque in trasformazione.

Infine, anche spinte dal gigantismo dei grandi player arrivati sul mercato, le aziende di autotrasporto che operano nel refrigerato hanno investito sulle proprie flotte: in particolare, sono esplose le medie realtà con un parco da 20 a 50 veicoli (+ 199%), anche quelle da 11 a 20 veicoli sono aumentate del 134%. Buone le performance delle flotte extra large, ovvero con più di 100 mezzi, che in tre anni sono aumentate di 5 unità: oggi sono 33, ma per dimensioni rappresentano una buona fetta di questa realtà.

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