(Teleborsa) -
Prosegue "ad oltranza" il colloquio con le banche per mettere a punto gli
ultimi dettagli della Manovra. Lo hanno chiarito ieri sera alcune fonti vicine al Ministero dell'Economia, chiarendo che il
ministro Giorgetti "sta lavorando con gli uffici competenti per la definizione della manovra" e che "il
confronto con le banche è in corso e andrà avanti a oltranza".
Confermati
"interventi in favore dei redditi medio bassi e delle famiglie con figli", mentre sul fronte delle entrate, la soluzione si concentrerà "soprattutto" su
"tagli e razionalizzazione delle spese", mentre viene confermato che
"non ci sarà aumento di tasse per le persone e le aziende".
Il
Consiglio die Ministri è stato convocato per
questa sera alle ore 20, con all'rodine del giorno il
Documento programmatico di Bilancio e, a sorpresa, anche la
Legge di bilancio, che avrebbe dovuto essere approvata entro il 20 ottobre prossimo. Il CdM chiuderà una giornata molto impegnativa per la
Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in mattinata riferirà alle Camere in vista del Consiglio europeo, per chiudere la giornata con la sua terza Manovra economica.
Riassumendo per grandi numeri la finanziaria, il governo ha in programma
interventi per una cifra compresa fra i 23 ed i 25 miliardi di euro, ma le entrate si fermano a 16 miliardi, generando un
deficit di 9 miliardi, che verrà coperto perlopiù con la
Spending review dei ministeri, che vale circa 3 miliardi, con il contributo della
tassazione degli extraprofitti delle banche, che potrebbe valere altri 1,3 miliardi circa, e con il
gettito da accise, posto che si ragiona sul riallineamento delle accise su gasolio e benzina.
Sul fronte degli
impegni, i più importanti riguardano la conferma del
taglio del cuneo fiscale e la riduzione dell'Irpef a tre aliquote, che verrebbero finanziari dal concordato preventivo delle imprese e dal ravvedimento operoso. L'altra fetta consistente di risorse dovrebbe riguardare il
sostegno alla natalità e l'assegno unico. Sono poi previsti altri 2 miliardi, forse anche 3 miliardi, per la sanità e lo smaltimento delle liste d'attesa. Possibile anche il mantenimento del
bonus ristrutturazioni al 50% anche per l'anno prossimo, mentre sul fronte delle
pensioni, si parla di un incentivo alla permanenza sul lavoro e di un
innalzamento delle pensioni minime oltre a quanto previsto dalla piena indicizzazione all'inflazione. Risorse anche per il
rinnovo dei contratti nella PA.