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Mercato M&A in Italia conferma trend positivo: oltre 1000 operazioni per 61 miliardi di euro

Nei primi 9 mesi del 2024

Finanza
Mercato M&A in Italia conferma trend positivo: oltre 1000 operazioni per 61 miliardi di euro
(Teleborsa) - Il terzo trimestre del 2024 conferma la forte ripresa del mercato M&A italiano già osservata nel primo semestre. I primi nove mesi del 2024 registrano infatti un controvalore complessivo pari a 61,1 miliardi di euro, grazie al ritorno dei grandi deal (+147% rispetto ai 25 miliardi dei primi 9 mesi del 2023).

Nell’ultimo trimestre in particolare sono stati conclusi 3 importanti deal sopra il miliardo di euro che si aggiungono agli oltre i 10 chiusi nel primo semestre.

L’acquisizione della società quotata statunitense Encore Wire, produttrice di cavi elettrici in rame ed alluminio nel settore Energy da parte di Prysmian per un controvalore complessivo di 4,4 miliardi di euro, l’ingresso di Unicredit nel capitale di Commerzbank AG con un investimento di 3,5 miliardi di euro per il 20,5% ed infine l’acquisizione della maggioranza di Prelios per circa 1,4 miliardi di euro da parte di ION, Holding di investimento di Andrea Pignataro.

Il ritorno dei grandi deal, registrato anche a livello internazionale, è stato positivamente influenzato dall’andamento macroeconomico osservato in questi mesi che mostra una crescita economica importante e politiche monetarie meno stringenti messe in atto dalle Banche Centrali.

In controtendenza rispetto ai risultati internazionali che registrano una diminuzione nel numero delle operazioni (-20% rispetto allo stesso periodo del 2023), in Italia continua il trend positivo: nei primi 9 mesi del 2024 sono stati conclusi 1.016 deals in linea con il dato record di 1.007 operazioni dello stesso periodo del 2023.

Per Max Fiani, Partner KPMG e curatore del rapporto “Il mercato M&A nel corso del 2024 ha fortemente beneficiato del quadro macroeconomico: ad una crescita economica, in parte inattesa, - contenuta in Europa, più sostenuta in USA - si è accompagnato il forte calo dell’inflazione, che ha portato le Banche Centrali ad una politica monetaria, finalmente, maggiormente accomodante. Guardando
avanti ci si aspettano altri tagli nel costo del denaro da parte delle Banche Centrali, con evidenti impatti positivi sia sulle valutazioni degli asset sia sulle possibilità di finanziamento delle operazioni".

Guardano alle direzioni dei deals, si conferma l’interesse degli investitori esteri sugli asset italiani i quali rappresentano oltre il 50% del controvalore totale. In termini di numerosità, invece, oltre il 50% delle operazioni si sono concluse nel mercato domestico.

(Foto: © macgyverhh/123RF)
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