(Teleborsa) -
Rivista al rialzo la crescita del settore dei servizi dell'Eurozona, che appare più brillante di quanto segnalato nella stima preliminare. Lo rivela l'indagine sulle aspettative dei direttori acquisto delle imprese, condotta da Hamburg Commercial Bank per S&P Global.
L'indice dei direttori d'acquisto delle attività terziarie nella Zona Euro si è attestato a
51,4 punti a settembre, risultando superiore alla stima preliminare di 50,5, anche se in diminuzione rispetto ai 52,9 precedenti, ma resta al di sopra dela soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque fra crescita e recessione.
Nello stesso periodo il
PMI Composite si è attestato a
49,6 punti, in peggioramento rispetto ai 51 del mese precedente, ma al di sopra dei 48,9 preliminari.
Per quanto riguarda le economie più importanti dell'Area Euro, l'
Italia vede scendere il PMI dei servizi a 50,5 punti da 51,4 punti precedenti, sotto il preliminare (51,2). La
Germania vede diminuire il PMI servizi a 50,6 punti da 51,2, uguale al preliminare. La
Francia registra un calo a 49,6 punti, sopra la stima preliminare di 48,3, dai 55 punti del mese precedente.
"Ad un primo sguardo, il settore terziario dell'eurozona sembra tenere abbastanza bene: è ancora in crescita e il rallentamento non è ancora troppo elevato - ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank - Analizzando più attentamente i dati delle singole nazioni però
la situazione non appare così rosea, fatta eccezione per la Spagna. È qui infatti che restiamo meravigliati da un settore terziario in decollo e da un indice in impennata fino a toccare 57 punti. Nelle altre tre principali nazioni, il quadro è alquanto diverso. In Francia, dopo l'effetto Olimpiadi, l'attività delle aziende dei servizi è rallentata, ed in Germania e Italia la crescita a settembre si è quasi arrestata".