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Made in Italy Summit: Lollobrigida e Musumeci puntano su agroalimentare e mare per il futuro dell’Italia

Agroalimentare, Economia
Made in Italy Summit: Lollobrigida e Musumeci puntano su agroalimentare e mare per il futuro dell’Italia
(Teleborsa) - Durante la seconda giornata del Made in Italy Summit, organizzato da Il Sole 24 Ore, Financial Times e Sky TG24, Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha annunciato la conclusione dell’istruttoria per l’assegnazione dei fondi 2024/2025 destinati alla promozione del vino nei mercati esteri. "Sono stati approvati 16 progetti che coinvolgono oltre 100 aziende vitivinicole italiane", ha dichiarato Lollobrigida, "con iniziative promozionali che mirano a valorizzare i nostri prodotti di eccellenza in circa 20 Paesi esteri, per un totale di oltre 66 milioni di euro di investimenti". Un passo avanti che consentirà alle aziende una pianificazione adeguata delle loro attività promozionali.

"Con questo provvedimento - ha sottolineato il ministro - il ministero ha destinato tutte le risorse disponibili per l’annualità corrente, pari a oltre 21 milioni di euro. Il nostro obiettivo è migliorare la competitività del settore vitivinicolo attraverso l'apertura, la diversificazione e il consolidamento dei mercati esteri, valorizzando l'export. Il vino italiano è un’eccellenza da difendere e promuovere nel mondo, uno dei simboli più importanti della nostra produzione e della nostra cultura".

Lollobrigida ha anche posto l'accento sulla lotta contro il fenomeno dell'Italian Sounding, ovvero l'uso improprio di nomi che richiamano l'Italia per prodotti che italiani non sono: "È indispensabile contrastare l'Italian Sounding e agire su più direttrici con controlli serrati nell'UE. Penso che sia necessario rivedere il codice doganale, poiché ci sono Paesi europei più propensi a valorizzare la propria produzione mentre altri lavorano più sul trading, aprendo finestre non sempre corrette". Lollobrigida ha ricordato i protocolli firmati con le grandi piattaforme di e-commerce, grazie ai quali "siamo riusciti a rimuovere migliaia di prodotti che abusavano del concetto di Made in Italy, che significa bellezza, qualità e autenticità, tutelando sia le imprese italiane sia i consumatori".

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, durante il suo intervento, ha evidenziato il ruolo fondamentale del mare per l'economia e la sicurezza nazionale. "Il mare diventa una risorsa strategica non solo dal punto di vista economico, ma anche della sicurezza nazionale e internazionale", ha affermato Musumeci. "In questo nuovo quadro geopolitico, è fondamentale trovare un equilibrio nel Mediterraneo, che deve diventare un luogo strategico per un rapporto sereno tra i Paesi. Vogliamo giocare un ruolo da protagonisti nel Mediterraneo".

Musumeci ha poi sottolineato l’importanza del settore nautico, che "non solo alimenta il turismo, ma se ben collegato con l’entroterra, genera benefici economici all’interno del Paese. È però necessario investire nelle infrastrutture, rispondere alla domanda crescente di turismo e snellire le procedure burocratiche".

Musumeci ha anche parlato della creazione di un'agenzia, gestita dalla Marina Militare, per la gestione dell'attività subacquea. "Sotto i fondali dei nostri mari passano milioni di chilometri di cavi, le infrastrutture di comunicazione ed energetiche. Tutto questo, anche in tempi di pace, richiede una particolare attività di vigilanza", ha spiegato. "Questa agenzia sarà un vantaggio per l'Italia, poiché siamo tra i primi membri dell'UE a dotarci di una legge specifica per l'attività subacquea. Non solo la Marina Militare, ma anche la comunità scientifica potrà beneficiarne". Musumeci ha concluso auspicando una collaborazione tra settore pubblico e privato "per usare i fondali marini a beneficio del progresso civile, della salvaguardia dell'umanità e del benessere delle persone".

Gli interventi dei due ministri si inseriscono in una visione più ampia di promozione e difesa del Made in Italy, che passa attraverso il rafforzamento del settore agroalimentare, lo sviluppo del settore nautico e la necessità di una maggiore vigilanza sulle risorse marine. Un impegno che, se portato avanti con determinazione, potrebbe non solo rafforzare il prestigio delle produzioni italiane nel mondo, ma anche contribuire a creare nuove opportunità economiche per l'intero Paese.
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