(Teleborsa) - Il prezzo del
greggio è sceso molto nell'ultimo periodo, in vista di un
aumento produttivo da parte dell'Opec+, che non si è poi verificato ed è stato rinviato a dicembre. Ma il mercato attende ancora un
aumento dell'output da parte del cartello e, soprattutto, si inizia a parlare di un
cambio di strategia dell'Arabia Saudita.
Addio al target dei 100 dollariStando ad una indiscrezione del Financial Times,
l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo
obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad
aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. Un cambio di strategia che darebbe un
segnale forte al mercato e potrebbe provocare una
guerra dei prezzi tale da far scivolare il prezzo del greggio molto più in basso di dove si trova ora.
Questo cambiamento di mentalità rappresenterebbe un
importante cambio di rotta per l’Arabia Saudita, che
da novembre 2022 ha fatto pressioni sugli altri membri dell’Opec+ per
tagliare ripetutamente la produzione, nel tentativo di mantenere prezzi elevati vicino al suo target ufficioso di 100 dollari.
Ma il più grande esportatore mondiale di petrolio e altri sette membri dell'Opec+ avevano già preannunciato la
possibile riduzione dei tagli produttivi dall’inizio di ottobre, che hanno poi
rinviato di due mesi a causa del calo delle quotazioni petrolifere, riproponendo un aumento produttivo per il
1° dicembre prossimo.
Quotazioni a piccoLa prospettiva che Riyadh abbandoni il target di 100 dollari per il petrolio ha messo
sotto pressione le quotazioni sui mercati internazionali dell'energia, facendo scivolare il
greggio sotto i 70 dollari al barile. Un valore che è già molto lontano dai quasi 100 dollari mantenuti in media nel corso del 2022, dopo lo scoppio della guerra fra Russia ed Ucraina. Ma da allora le quotazioni sono scivolate, grazie ad una
maggiore diversificazione dell'offerta, in precedenza troppo polarizzata fra il blocco mediorientale e la Russia. Solo
nell'ultimo mese, le quotazioni di
Brent e WTI sono scivolate di circa il 12%.
Ma dove può arrivare il greggio?La reazione del mercato ieri, alla notizia del cambio di strategia dell'Arabia Saudita, è stata senza dubbio eccessiva, ma non fuori luogo. Secondo gli esperti, infatti, il
petrolio potrebbe arrivare anche in area 40 dollari, se la decisione di Riyadh di aumentare la produzione ed abbandonare il target del 100 dollari avvierà una
guerra dei prezzi ed una
corsa all'approvvigionamento nel corso del 2025.