(Teleborsa) -
L'amministrazione Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari americani a Kiev
per 375 milioni di dollari."Stiamo continuando il nostro lavoro congiunto per implementare la decisione presa al vertice del G7 in Puglia di lanciare prestiti Era (Extraordinary Revenue Acceleration) per Kiev entro la fine dell'anno, per rendere disponibili circa 50 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi per l'Ucraina. I prestiti saranno serviti e rimborsati dai flussi futuri di entrate straordinarie derivanti dall'immobilizzazione di asset sovrani russi detenuti nella Ue e in altre giurisdizioni pertinenti. Parte di questi fondi sosterrà le esigenze militari dell'Ucraina": lo si legge nella dichiarazione congiunta per la ricostruzione dell'Ucraina.
Intanto, in una nota di ieri Palazzo Chigi ha informato che
"su invito del Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato in videocollegamento a un evento dedicato alla ripresa economica e alla ricostruzione dell’Ucraina, alla presenza del Presidente Volodymyr Zelensky, delle altre Nazioni G7, dei Vertici dell’Unione Europea e di numerosi partner internazionali".
Con l’occasione, "è stata adottata dal Gruppo dei Sette una dichiarazione coordinata dalla Presidenza italiana, aperta anche all’adesione degli altri Stati che hanno partecipato all’evento".
Al centro della riunione - conclude la nota - "
la riaffermazione dell’impegno congiunto ad assicurare, bilateralmente e attraverso i meccanismi multilaterali, l’assistenza economica all’Ucraina, con particolare attenzione alle riforme. È stato, infine, ribadito il sostegno alla protezione e riabilitazione delle infrastrutture critiche energetiche, nonché il coordinamento sulla ricostruzione, anche in vista della Ukraine Recovery Conference che si svolgerà a Roma nel 2025".
Lato Kiev, il presidente ucraino Zelensky parlando all'Assemblea Generale dell'Onu ha lanciato un monito sul
"rischio di un incidente nucleare" a Zaporizhzhia, l'impianto ancora oggi occupato dalle forze russe.