(Teleborsa) -
Seduta debole a Piazza Affari per
Danieli, gruppo quotato su Euronext Milan e tra i maggiori produttori a livello mondiale di macchine e impianti per l'industria metallurgica, che comunque recupera dai minimi di giornata fatti segnare in apertura, dopo la pubblicazione del bilancio al 30 giugno 2024 ieri sera. L'esercizio si è chiuso con
ricavi a 4,350 milioni di euro (+6% YoY),
EBITDA a 391 milioni di euro (-8%),
utile netto a 241 milioni di euro (-1% YoY).
I risultati FY24 sono stati inferiori alle attese a causa della divisione
Steel-making, commenta
Equita, che ha al contrario apprezzato i numeri della divisione
Plant-making che mostra un EBITDA superiore alle attese, con una progressione significativa dei margini nonostante importanti accantonamenti prudenziali.
"Il Plant-making ha confermato un solido percorso di crescita con margini in espansione e capacità di prendere elevati ordini anche in un contesto più sfidante per il settore dell'acciaio - si legge nella ricerca - Sebbene capiamo l'incertezza legata alla ciclicità dello Steel-making, pensiamo che le
attuali valutazioni (PE sotto le 8x ai minimi storici) siano
ingiustificate per uno dei principali beneficiari del mega trend della transizione green dell'acciaio".
Banca Akros sottolinea invece la "drastica" riduzione della redditività nella divisione Steel Making e la
guidance sul 2024/2025 sotto il consensus.
In rosso la
multinazionale friulana, con un
ribasso dell'1,75%,
portandosi a 28 euro. Attesa per il resto della seduta un'estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 26,95 e successiva a quota 25,9. Resistenza a 28,7.