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Figli con disabilità, il cambio di prospettiva (sui genitori) negli scatti di Jacopo Di Cera

La Dynamo Art Gallery ospita “Souls”, l’opera del fotografo impegnato nel sociale che ha messo a fuoco la resilienza e la dedizione degli invisibili

Cultura, Economia
Figli con disabilità, il cambio di prospettiva (sui genitori) negli scatti di Jacopo Di Cera
(Teleborsa) - Stando al rapporto Istat sull'inclusione scolastica degli alunni in condizioni di disabilità, relativo all’anno scolastico 2022/2023, emerge che sono quasi 338.000, pari al 4,1% del totale (+7% rispetto all'anno precedente) e che la maggior parte di loro sono maschi.

La Disabilità intellettiva è la più frequente (37%), con incidenza maggiore nelle scuole secondarie (42%-48%). Seguono i disturbi dello sviluppo psicologico, che corrispondono al 32%, in particolare nelle scuole dell’infanzia (57%); i disturbi dell'apprendimento e attenzione coinvolgono circa il 20% degli studenti, più diffusi nella secondaria di primo grado (26% e 21% rispettivamente), la disabilità motoria è al 10,5% e quella visiva o uditiva sta intorno all’8%. Inoltre il 39% dei 338.000 ha più di una disabilità e il 28% ha difficoltà nel raggiungere l’autonomia.

Il report mette in luce un generale miglioramento nell'offerta di sostegno, nonostante persista la mancanza di continuità didattica, importanti carenze tecnologiche e disomogeneità territoriali, con particolari difficoltà nel Mezzogiorno.

L’argomento genera naturalmente un’altra - opportuna, legittima e necessaria - riflessione: in Italia i caregiver sono 2,8 milioni circa e a prendersi cura dei bambini e ragazzi in condizioni di disabilità sono in larghissima parte le madri che molto spesso sono costrette a lasciare il proprio lavoro dedicandosi con tutta l’anima ai bisogni fisici, psichici e affettivi dei propri figli.

Sì, anima, anzi anime. Come le "souls" che Jacopo Di Cera ha immortalato alla Dynamo Art Gallery in occasione del Dynamo Camp 2024. Questo centro situato a Limestre, in provincia di Pistoia, offre gratuitamente specifici programmi di terapia ricreativa a minori affetti da patologie con necessità di sostegno elevato o intensivo, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione, ai fratelli sani e alle loro famiglie.

Le attività proposte all’interno del progetto Dynamo Camp, come l’arrampicata, la pet therapy, circo, stimolazione tattile e neurosensoriale o l’espressione artistica, sono progettate per sfidare i bambini a superare i propri limiti in un ambiente non competitivo e all’insegna del divertimento. Ogni bambino è libero di scegliere il proprio ritmo, con l'obiettivo di collaborare e raggiungere il successo, supportato da personale qualificato e dal gruppo. Al termine, i partecipanti riflettono sui risultati ottenuti, scoprendo nuove abilità e rafforzando l’autostima.

Dynamo Camp è l’unica realtà in Italia che applica questo approccio, con benefici riconosciuti a livello internazionale per la salute e la qualità di vita dei bambini, ma anche dei propri genitori.

E proprio le mamme e i papà dei ragazzi ospiti del Dynamo Camp sono al centro del workshop fotografico di Jacopo Di Cera che, scegliendo una prospettiva insolita come lo zenit, indaga con il suo occhio attento, il cambiamento del punto di vista. Le prospettive inusuali scelte per gli scatti realizzati in collaborazione con i genitori, spesso invisibili ma incrollabili esempi di resilienza, dedizione totale e amore puro, sono un modo per raccontare la loro realtà, vissuta ai margini, talvolta nell’indifferenza generale, e per riflettere la loro lotta per l'integrazione sociale.

Lotta che si traduce visivamente con un’opera fotografica di 4 mq, che verrà inaugurata domenica 6 ottobre dalle 10.00 alle 18.00 presso il Dynamo Camp di San Marcello Piteglio, fatta di ombre che formano un canto, un insieme di note che danno vita a una sinfonia di stati d’animo e contemporaneamente rendono il mezzo artistico un potentissimo strumento di trasformazione.

Jacopo Di Cera, milanese d’origine, classe 1981, una laurea in Economia aziendale e un lungo impegno come responsabile marketing, nel 2010 è arrivato quarto al contest internazionale promosso dal National Geographic. Nel 2016, con l’acclamato progetto fotomaterico Fino alla fine del mare ha esposto in mostre, fiere e gallerie internazionali tra Parigi, Ginevra e Arles; l’anno successivo ha conquistato il premio Eliana Lissoni con il racconto - sempre perfettamente allo zenit - delle vacanze tipicamente nostrane, fatto di tradizioni folcloristiche e antiche, nella sua profonda complessità socio-ambientale, intitolato Italian Summer.

Poi è volato nel marzo scorso anche a Dubai partecipando con l’ultimo progetto Infinity ad Art Dubai, la più grande fiera di arte contemporanea in Medio Oriente, e con l’ultimo lavoro, Souls, ha voluto narrare le anime dei genitori di figli con disabilità attraverso le loro ombre, in un percorso che esprime la loro energia, la loro potenza e la loro voglia di raccontarsi. Il tutto all’interno di uno spazio sicuro e altamente inclusivo, come la Dynamo Art Factory che permette ai piccoli pazienti e alle loro famiglie di liberare la propria fantasia, conoscere artisti di rilievo come Michelangelo Pistoletto, Emilio Isgrò, Masbedo e appunto Di Cera, e di venire a contatto con l’evolversi della creatività contemporanea.

(Foto: Per gentile concessione dell'artista Jacopo Di Cera)
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