(Teleborsa) - La
crescita smorzata dei ricavi del settore
lusso continuerà probabilmente nel secondo semestre del 2024 e nel 2025 (-1% nel 2H e +3% nel 2025), portando a una
pressione sui margini e a
nessuna crescita dell'EBIT, con il recente deterioramento che è stato causato dal consumatore cinese, che è stato l'unico motore della crescita dei ricavi nel primo semestre del 2024. Lo affermano gli analisti di
Bank of America (BofA) in una ricerca sul tema.
La banca d'affari ha
abbassato l'EPS 2025 del 17% in media; il 12% al di sotto del consenso. Parte di ciò si è già riflesso nei prezzi delle azioni (-15% in 1 mese). Il lusso viene scambiato a 20x P/E 2024, nella fascia bassa del suo recente intervallo P/E 20-25x, ma con una visibilità limitata su una riaccelerazione della crescita dei ricavi è difficile identificare un catalyst peril re-rating.
BofA ha quindi
declassato LVMH,
Kering,
Zegna a
Neutral e Hugo Boss a
Underperform per riflettere uno scenario più impegnativo nel 2024-25 e rischi sugli utili. Ha tagliato i target price del 20% in media. Ora ha
solo tre azioni con rating Buy:
Hermes,
Brunello Cucinelli e
Pandora.
Guardando alle
aziende italiane, il TP di
Brunello Cucinelli è stato tagliato a 100 euro per azione (-17%), quello di
Zegna a 9,8 dollari per azione (-25%), quello di
Moncler a 55 euro per azione (-21%), quello su Prada a 60 dollari di Hong Kong (-14%), quello su
Salvatore Ferragamo a 5 euro per azione (-33%).