(Teleborsa) - La
Bank of Japan (BoJ) ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,25%, in linea con le aspettative. La decisione è stata presa all'unanimità.
Nel frattempo, secondo quanto diffuso stamane dall'Istituto di statistica giapponese,
l'inflazione nipponica è tornata a salire e si è portata al +3% ad agosto, rispetto all'anno precedente, registrando il
valore più alto da ottobre.
"L'economia giapponese ha registrato una moderata ripresa, anche se in parte è stata riscontrata una certa debolezza", si legge nel comunicato della BoJ che accompagna la decisione di politica monetaria. "E' probabile che l'economia giapponese continui a crescere a un ritmo superiore al suo tasso di crescita potenziale".
"Per quanto riguarda i rischi per le prospettive, sottolinea il board, permangono forti incertezze sull'attività economica e sui prezzi". Per questo, "è necessario prestare la dovuta attenzione all'andamento dei mercati finanziari e dei cambi".
Questa settimana, oltre alla Banca centrale giapponese, si sono riunte la
Federal Reserve che ha deciso un maxi taglio dei tassi di interesse, la
Norges Bank che ha mantenuto invariato il tasso d'interesse di riferimento al 4,50%, ai massimi da 16 anni e, la
Bank of England che ha lasciato il costo del denaro al 5%, decidendo anche di ridurre lo stock di acquisti di titoli di Stato del Regno Unito detenuti per scopi di politica monetaria e finanziati dall'emissione di riserve della banca centrale, di 100 miliardi di sterline nei prossimi 12 mesi.