(Teleborsa) - È stata presentata all'
auditorium dell'Università IULM di Milano l'edizione 2024 di
Beyond Visual Attention, ricerca promossa da
Omnicom Media Group (OMG), di fronte a
oltre 300 aziende e manager del settore media. Si tratta del primo studio in Europa che combina machine learning, intelligenza artificiale e neuroscienze per misurare l'attenzione agli stimoli pubblicitari. La ricerca è stata sviluppata in collaborazione con Ainem, Annalect, Ipsos e K2, e ha incluso: interviste CAWI a 4.000 italiani, analisi comportamentali in contesti domestici e pubblici, e studi neuroscientifici su 120 soggetti. In questa edizione, OMG ha coinvolto la
Lega Serie A per esplorare come e quando si attiva l'attenzione alla pubblicità durante la visione di contenuti calcistici.
L'evento è stato introdotto dal rettore della IULM,
Gianni Canova, insieme a
Marco Girelli (CEO di Omnicom Media Group) e
Luigi De Siervo (AD di Lega Serie A). La discussione sui risultati è stata affidata ad esperti come
Stefano Cervini (Annalect),
Michele Ciccarese (Lega Serie A),
Francesco Gallucci (Ainem),
Nora Schmitz (Ipsos Italia) e
Iulian Gabriel Cortea (K2), con il contributo dei giornalisti
Simona Rolandi (RAI) e
Riccardo Trevisani (Mediaset). Ospiti speciali, i campioni
Christian Vieri e
Ciro Ferrara.
La passione per il calcio in Italia, che
accomuna il 69% della popolazione adulta (circa 34 milioni di persone), influenza significativamente le scelte di consumo. Secondo un sondaggio condotto da
Annalect, il 35% degli intervistati è influenzato dai testimonial calcistici, mentre il 34% dalle pubblicità legate ai contenuti calcistici.
Grazie alla tecnologia
Ipsos, è stata misurata l'attenzione visiva durante la
visione delle partite e dei programmi calcistici. Le partite più coinvolgenti mantengono un'
alta attenzione visiva sia sui contenuti (69%) che sugli spot pubblicitari (57%). Se la partita è meno avvincente, l'attenzione agli spot scende al 32%. La generazione più matura (Boomers) dedica il 72% del tempo con gli occhi sullo schermo, mentre Millennials e Gen Z, abituati al multitasking, registrano un'attenzione inferiore (53% e 57%). L'ambiente calcistico amplifica il ricordo spontaneo dei
messaggi pubblicitari, anche quando non vengono osservati direttamente. Gli spettatori sono in grado di ricordare una pubblicità su cinque trasmessa in overlay (come durante le sostituzioni dei giocatori), grazie alla visione periferica.
Lo studio evidenzia come gli investimenti pubblicitari nel calcio generano una
crescita significativa per tutti gli indicatori chiave di performance (KPI), compresi quelli legati a considerazione e raccomandazione. Il calcio rappresenta un
elemento distintivo per gli italiani: il 61% interagisce sui social su temi calcistici, il 57% cerca approfondimenti e il 32% partecipa al Fantacalcio. Il 31% pratica il calcio, mentre il 18% gioca ai videogiochi calcistici.
(Foto: Emilio Garcia su Unsplash)