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In rosso la Borsa americana: dati inflazione suggeriscono una Fed cauta

Commento, Finanza
In rosso la Borsa americana: dati inflazione suggeriscono una Fed cauta
(Teleborsa) - Dopo un'apertura incerta, Wall Street vira in netto calo, dopo che gli ultimi dati sull'inflazione statunitense suggeriscono un approccio cauto per la Federal Reserve nel taglio dei tassi di interesse, il che potrebbe mettere a rischio il cosiddetto "atterraggio morbido" per la più grande economia globale.

L'indice dei prezzi al consumo headline degli Stati Uniti per il mese di agosto ha centrato le attese degli analisti sia per la lettura su base mensile sia per quella su base annuale (+2,5% dal +2,9% di lugli). Però, i cosiddetti prezzi al consumo core, che eliminano voci più volatili come cibo e carburante, sono aumentati dello 0,3% mese su mese, risultando superiori delle stime dello 0,2%.

Secondo il FedWatch Tool del CME, la probabilità che la Fed riduca i tassi di interesse di 25 punti base è salita all'81% (dal 66% di ventiquattro ore fa), mentre le possibilità di una riduzione di 50 punti base sono scese al 19% (dal 34% di ieri).

Sul fronte macroeconomico, sono aumentate le domande di mutuo e le scorte di greggio negli Stati Uniti nell'ultima settimana.

All'attenzione degli investitori c'è anche il dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris andato in scena ieri sera, che ha toccato una serie di questioni chiave tra cui i diritti all'aborto, la politica sull'immigrazione e l'economia. Gli analisti di ING fanno notare che, a differenza del primo dibattito presidenziale tra Trump e Biden - in cui quest'ultimo è uscito chiaramente sconfitto -, questo non è stato interpretato come una vittoria "a sorpresa". Tuttavia, i mercati sembrano aver assegnato a Harris una vittoria ai punti e un sondaggio della CNN ha mostrato che il 63% degli elettori pensava che Harris avesse vinto il dibattito.

Guardando ai principali indici, il Dow Jones sta lasciando sul parterre l'1,48%; sulla stessa linea, vendite diffuse sull'S&P-500, che continua la giornata a 5.426 punti. Negativo il Nasdaq 100 (-1,1%); sulla stessa tendenza, variazioni negative per l'S&P 100 (-1,14%).

Forte nervosismo e perdite generalizzate nell'S&P 500 su tutti i settori, senza esclusione alcuna. Nel listino, i settori finanziario (-1,97%), energia (-1,80%) e beni industriali (-1,80%) sono tra i più venduti.

In questa pessima giornata per la Borsa di New York, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva.

Le più forti vendite si manifestano su United Health, che prosegue le contrattazioni a -2,62%. Spicca la prestazione negativa di Travelers Company, che scende del 2,47%. Intel scende del 2,42%. Calo deciso per Amgen, che segna un -2,24%.

Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Starbucks (+1,50%), ASML Holding (+1,14%), Atlassian (+0,90%) e Dollar Tree (+0,63%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Old Dominion Freight Line, che prosegue le contrattazioni a -4,20%. Sessione nera per Palo Alto Networks, che lascia sul tappeto una perdita del 4,12%. In perdita Tesla Motors, che scende del 4,04%. Sotto pressione IDEXX Laboratories, con un forte ribasso del 3,79%.
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