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Trimestrali, stagione volatile in Europa e in USA

Le ragioni principali sono due spiega Chiara Robba, head of LDI Equity, Generali Asset Management

Economia, Finanza
Trimestrali, stagione volatile in Europa e in USA
(Teleborsa) - Questa stagione degli utili è stata "piuttosto volatile" sia in Europa che negli Stati Uniti, afferma Chiara Robba, head of LDI Equity, Generali Asset Management. Le ragioni principali sono due: da un lato, l'elevata concentrazione del mercato in pochi nomi/temi ha provocato reazioni negative pronunciate quando nei bilanci delle società mancavano dei dati. Il secondo fattore di volatilità in questa stagione di rendicontazione è legato all'ammorbidimento dei dati macro su entrambe le sponde dell'Atlantico, con una maggiore probabilità di recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi.

Analizzando più nel dettaglio i dati relativi al secondo trimestre 2024, spiega l'esperto, complessivamente oltre il 75% delle società statunitensi ed europee ha già pubblicato i dati, con un Utile per Azione (EPS) di consenso più alto negli Stati Uniti che in Europa.

Inoltre, i risultati del secondo trimestre hanno evidenziato una crescita del fatturato del 5% negli Stati Uniti rispetto al +2% in Europa e una crescita dell'EPS del +9% negli Stati Uniti con solo l'1% in Europa, mostrando quindi una maggiore resilienza dei margini negli Stati Uniti fino ad ora.

In particolare, le società europee esposte a livello nazionale hanno registrato risultati migliori di quelle internazionali, soprattutto se si considerano le società europee più esposte alla Cina, che sta ancora soffrendo di una crescita macroeconomica debole. In questo contesto, i settori difensivi come Healthcare e Utilities hanno registrato risultati migliori rispetto a quelli ciclici come Consumer Discretionary e Industrials, che hanno registrato revisioni negative degli EPS. Dall'inizio di luglio, i beni di lusso, i semiconduttori e le automobili sono i settori che hanno registrato le maggiori revisioni negative degli utili. La loro esposizione alla Cina ha innescato alcune preoccupazioni sui possibili effetti di un aumento dei dazi globali in caso di rielezione di Trump a novembre.

Il settore immobiliare, sanitario e dei servizi di pubblica utilità hanno registrato le maggiori revisioni positive nell'ultimo mese, sia per l'esercizio 2024 che per il 2025, beneficiando anche di una maggiore probabilità di tagli dei tassi da parte delle banche centrali. Si tratta di settori che hanno una correlazione negativa con i tassi; quindi, dovrebbero beneficiare maggiormente di una revisione delle aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed e della BCE dopo l'indebolimento dei dati macro.

Per i settori economici ciclici, le banche hanno continuato a registrare una performance complessivamente positiva, con continui aggiornamenti degli EPS. Tuttavia, le preoccupazioni per le prospettive macro hanno pesato sulla reazione del mercato azionario, in quanto il settore era ben coperto e alcuni investitori hanno deciso di incassare i profitti dopo la forte performance registrata da inizio anno.

Una delle aree di preoccupazione, afferma Chiara Robba, continua a essere il comportamenti dei consumatori, in quanto vi sono i primi segnali di indebolimento dell'elasticità dei prezzi in alcuni settori. Si riscontra in particolare una debolezza sia nei consumi di fascia alta, con avvertimenti da parte delle aziende del lusso (Burberry, Kering, Hugo Boss, ma anche LVMH non ne è immune), sia nei consumi a basso reddito (Ryanair, Nestle e in parte Unilever).

In un contesto di inflazione inferiore alle attese in tutte le aree geografiche, ad eccezione della Cina, i consumatori sono stati in grado di assorbire gli aumenti dei prezzi grazie anche all'eccezionale ammontare dei risparmi accumulati durante la pandemia. Questa situazione sembra ormai giunta al termine.

La volatilità maggiore si è registrata finora nel settore tecnologico, in quanto i dubbi sui rendimenti dell'intelligenza artificiale a fronte di ingenti spese di investimento hanno colpito i titoli dei semiconduttori sia negli Stati Uniti che in Europa.

Tuttavia, avverte l'esperto, gli investitori dovranno attendere fino alla fine di agosto per i risultati finanziari di Nvidia prima di pronunciarsi definitivamente sulle prospettive del settore tecnologico.

Nel complesso, i messaggi provenienti dalle società dopo la pubblicazione dei bilanci sono prudenti, in quanto la visibilità sulla seconda metà dell'anno appare bassa al momento: i consumi stanno rallentando, le tensioni geopolitiche sono in aumento e la liquidità durante l'estate è solitamente bassa. Abbiamo rivisto il portafoglio in chiave leggermente più difensiva, riducendo la ciclicità in vista della stagione dei bilanci, in quanto le valutazioni erano elevate e il posizionamento alto.

La recente contrazione del mercato, innescata dalla riduzione del carry trade sullo yen dopo l'aumento dei tassi della BoJ e la maggiore probabilità di recessione negli Stati Uniti, non è ancora considerata un forte punto di ingresso nel mercato. Manteniamo, conclude, un "approccio prudente" con un portafoglio bilanciato in termini di valore/crescita e una posizione leggermente più difensiva.
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