(Teleborsa) - "Nel periodo
tra gennaio e maggio 2024 le esportazioni italiane avevano segnato una sostanziale tenuta a -0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A giugno rispetto a giugno 2023 si è invece
registrato un calo marcato delle vendite all’estero del -6,1% che ha portato a una riduzione del -1,1% delle esportazioni italiane nei primi sei mesi del 2024 in rapporto allo stesso periodo dell’anno scorso". Lo ha dichiarato il presidente di
Agenzia ICE, Matteo Zoppas, commentando i dati pubblicati oggi dall’
Istat sul Commercio Estero di Giugno 2024.
"A segnare particolarmente la
negatività di giugno sono stati i mercati Europei (-7,2) che calano più dei mercati Extra Europei (-4,9%) e hanno concorso i principali mercati di peso come Germania (-8,7%) e Francia (-8,1%). Nei settori si deve segnalare un calo importante delle categorie di peso, autoveicoli (-21,5%) e comparto energetico (-26,9%) a cui si aggiungono le preoccupazioni per l’andamento del tessile-abbigliamento- calzature sceso del -12,4%. A contrastare il calo hanno aiutato a farmaceutica che sale del +10,6%, la chimica +1,6% e la tenuta dell’alimentare +0,7%.
Nei
primi sei mesi del 2024 appare evidente il divario nella dinamica tra le esportazioni verso i Paesi Ue scesi del -2,8%, con Germania e Francia rispettivamente a -6,7% e -3,2%, e la
tenuta dell’export verso i Paesi extra Ue a +0,8% trainati dalle buone performance verso i paesi dell'OPEC (+11%) e dell'America centro meridionale (+10,6%). Da segnalare la crescita delle esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, +19,5% e prodotti del comparto alimentare a +7,7% che si conferma uno dei principali asset del Made in Italy nel mondo.
L’acuirsi delle tensioni internazionali, i rischi di un
ulteriore allargamento dei fronti di conflitto a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane, insieme alle evoluzioni politiche ed elettorali negli Stati Uniti e agli effetti che questi possono avere sui mercati e sull’atteggiamento dei consumatori, impongono molta cautela e non permettono di fare previsioni certe sugli andamenti del commercio estero per i prossimi mesi", conclude Zoppas.