(Teleborsa) - Durante il recente
tavolo Automotive presso il Mimit, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy,
Adolfo Urso, ha annunciato importanti sviluppi nel settore automobilistico. Il ministro ha esordito con: "Siamo riusciti nell'
obiettivo di salvaguardare il sito produttivo e i lavoratori della Marelli dell'impianto a Crevalcore. Nella giornata di domani finalizzerò lo strumento che consentirà il passaggio di consegne al nuovo partner industriale". Questa operazione segue altre azioni simili, come quelle per Wartsila e Whirlpool Emea, dimostrando l'efficacia dell'approccio di sistema adottato dal ministero.
Urso ha sottolineato
l'assenza di chiusure di attività produttive nei tavoli di crisi gestiti dal suo dicastero, menzionando anche soluzioni per crisi prolungate come quelle di
Termini Imerese e Piombino. Tuttavia, non tutte le notizie sono positive. Il Ministro ha rivelato che, nonostante l'impulso dell'ecobonus,
l'incremento dei volumi produttivi sperato per modelli come la Panda a Pomigliano e la 500 elettrica a Mirafiori non si è realizzato. Di fatto, Stellantis ha annunciato l'interruzione delle attività a Mirafiori e cassa integrazione anche a Pomigliano per mancanza di ordinazioni.
Nonostante i primi quattro obiettivi dell'Ecobonus siano stati soddisfacenti, il quinto — l'aumento della produzione — ha deluso. In risposta, Urso ha proposto una
revisione del piano di incentivi: "Se non avessimo raggiunto l'obiettivo di aumentare la produzione in Italia con questo piano incentivi, avremmo spostato le risorse, o parte di esse, direttamente sul fronte dell'offerta."
Il ministro ha anche toccato il tema della
cooperazione internazionale, menzionando incontri con case automobilistiche cinesi e progetti di produzione congiunta in Italia, come segnale della forte attrattiva del settore automotive italiano per gli investitori esteri.
Le prossime mosse del ministero includeranno
discussioni su una programmazione pluriennale delle risorse, in attesa di conoscere le linee guida della nuova Commissione europea, per un approccio che promette di essere tanto ambizioso quanto necessario per rilanciare il settore in un'ottica di sostenibilità e innovazione.