(Teleborsa) - Il
Consiglio nazionale dei commercialisti esprime "viva soddisfazione" per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del
decreto correttivo in materia di cooperative compliance, adempimenti e concordato preventivo biennale. "L'approdo in Gazzetta ufficiale di questo provvedimento – affermano il
presidente nazionale della categoria, Elbano de Nuccio, e il
consigliere nazionale delegato alla fiscalità, Salvatore Regalbuto – è il concreto risultato che giunge al termine di una serrata interlocuzione avuta con l'esecutivo, con il Parlamento e con l'Agenzia delle Entrate. Un provvedimento che accoglie un nutrito pacchetto di nostre proposte, avanzate con spirito costruttivo sia per migliore le norme e provare a favorirne il successo, sia, in tema di adempimenti, nell'interesse dei nostri colleghi e della qualità del loro lavoro".
CONCORDATO PREVENTIVOTassa piatta opzionale sull'incremento di reddito concordato variabile tra il 10% e il 15% a seconda del punteggio ISA conseguito nel 2023. Per i forfetari, l'aliquota della flat tax sul reddito incrementale è pari al 10% ovvero al 3% per le neoattività. Preclusione anche ai fini IVA degli accertamenti basati su presunzioni semplici per i soggetti che applicano gli ISA e che hanno diritto alle relative premialità. Slittamento al 31 ottobre del termine per aderire alla proposta di concordato preventivo e, dal 2025, fissazione di tale termine al 31 luglio, in modo da lasciare a contribuenti e professionisti 3 mesi e mezzo per la valutazione delle proposte (dovendo i software ISA e per l'elaborazione delle proposte essere messi a disposizione da parte dell'Agenzia delle entrate entro il 15 aprile).
ADEMPIMENTO COLLABORATIVOPer i soggetti che non hanno i requisiti dimensionali per il regime di adempimento collaborativo e che adottano volontariamente il tax control framework viene prevista la totale disapplicazione delle sanzioni amministrative per le violazioni relative ai rischi fiscali comunicati preventivamente.
ADEMPIMENTIAmpliamento da 30 a 60 giorni del termine di pagamento, integrale o della prima rata, previsto per la definizione degli avvisi bonari. Messa a regime del termine del 31 ottobre per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e IRAP, termine valevole anche per le dichiarazioni da presentare quest'anno, relative al 2023. Per il 2024, conferma della possibilità di effettuare i versamenti risultanti dalla dichiarazione dei redditi e IRAP entro il 30 agosto, maggiorandole somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. Differimento al 15 settembre 2024 del termine di pagamento della rata della rottamazione-quater scadente il 31 luglio 2024.