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BFF Bank, analisti cauti dopo secondo trimestre debole

Banche, Finanza, Consensus
BFF Bank, analisti cauti dopo secondo trimestre debole
(Teleborsa) - Gli analisti si mostrano cauti sul titolo BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, che ieri ha comunicato di aver chiuso il primo semestre del 2024 con un Utile Netto Rettificato di 71 milioni di euro, +5% su base annua escludendo 19,8 milioni di euro di plusvalenza realizzata nel primo trimestre 2023 dovuta alla vendita di alcuni Titoli di Stato italiani, -13% anno su anno includendo la plusvalenza del primo trimestre 2023.

Equita, che ha confermato il target price a 9,5 euro per azione e raccomandazione "Hold", parla di risultati 2Q24 complessivamente consistenti con le attese, con trend di volumi in Italia ancora debole. "Pur apprezzando la tempestiva risposta ai rilievi di Banca d'Italia, riteniamo difficile che la banca potrà procedere con distribuzioni di dividendi fino a quando non verrà ridotta l'esposizione al portafoglio contagiante, inoltre riteniamo sarà importante verificare la traiettoria di crescita dei volumi in Italia nei prossimi trimestri, un elemento chiave per sostenere la crescita dell'NII si legge nella ricerca - Nel mondo financials continuiamo quindi a preferire altri nomi che a nostro avviso offrono un profilo rischio/rendimento più attraente".

Intesa Sanpaolo, che ha confermato il target price a 11,2 euro per azione e raccomandazione "Buy", ha detto che il 2Q24 è stato un trimestre debole per BFF, caratterizzato da volumi deboli nel business Factoring in Italia e accantonamenti superiori alle attese. "La società sta lavorando per gestire gli effetti della riclassificazione a past due richiesta dalla Banca d'Italia, aumentando il tasso di maturazione dei diritti LPI e dei costi di recupero e riducendo il portafoglio prestiti che genera l'effetto contagio - si legge nella ricerca - Il management rimane fiducioso sulla sua redditività a medio termine e sul potenziale di distribuzione dei dividendi, confermando i suoi obiettivi del piano aziendale 2026 e aggiornando il potenziale impatto della revisione della direttiva sui ritardi di pagamento".
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