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I mercati europei chiudono in forte calo per timori sul ciclo USA

Commento, Finanza, Spread
I mercati europei chiudono in forte calo per timori sul ciclo USA
(Teleborsa) - Le Borse europee chiudono in pesante ribasso la seduta odierna, anche se lontane dai minimi di seduta. Le vendite, particolarmente pesanti stamattina sui mercati asiatici, sono state causate dai recenti dati macroeconomici deboli negli Stati Uniti (a luglio i nuovi posti di lavoro creati sono stati solamente 114 mila, ben inferiori alle attese, e il tasso di disoccupazione è salito a sorpresa dal 4,1% al 4,3%), che fanno temere per una recessione oltreoceano e hanno aumentato i timori che la Fed possa aver atteso troppo a lungo prima di adottare una politica monetaria accomodante. Tuttavia, nel pomeriggio il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Austan Goolsbee, ha ribadito che il compito della banca centrale non è quello di reagire a un mese di dati più deboli sul lavoro, aggiungendo che i mercati sono molto più volatili delle azioni della Fed.

"Il pessimo rapporto sui posti di lavoro di luglio ha portato i mercati a temere una recessione imminente e la necessità di una risposta aggressiva della Federal Reserve - ha commentato James Knightley, Chief International Economist di ING - Tuttavia, l'ultimo rapporto sui servizi ISM suggerisce che la situazione sembra ok, con l'economia in crescita, l'aggiunta di posti di lavoro e un'inflazione superiore all'obiettivo. Non ci aspettiamo un taglio dei tassi della Fed tra le riunioni, a meno che non emerga un rischio sistemico".

Sul fronte macroeconomico, nell'Eurozona a luglio la lettura finale del PMI servizi ha confermato il risultato preliminare (51,9 punti), mentre quella del PMI Composito è stata marginalmente migliorativa; in Italia la prima rilevazione del PMI servizi di luglio ha sorpreso al ribasso, passando a 51,7 da 53,7. Sempre in Eurozona, a giugno i prezzi alla produzione hanno mostrato variazioni di +0,5% m/m (da -0,2% precedente) e di -3,2% a/a (da -4,1% precedente).

Lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,37%. L'Oro è in calo (-1,44%) e si attesta su 2.407 dollari l'oncia. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 72,79 dollari per barile, in forte calo dell'1,00%.

Lieve peggioramento dello spread, che sale a +151 punti base, con un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,67%.

Tra i mercati del Vecchio Continente sensibili perdite per Francoforte, in calo dell'1,82%, in apnea Londra, che arretra del 2,04%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dell'1,42%.

Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno il 2,27%, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 33.383 punti, in netto calo del 2,25%. In netto peggioramento il FTSE Italia Mid Cap (-2,14%); sulla stessa tendenza, pessimo il FTSE Italia Star (-2,03%).

Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 5/08/2024 è stato pari a 4,15 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 3,75 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,92 miliardi.

Giornata nera a Piazza Affari: tutti i titoli ad alta capitalizzazione sono in perdita. Le peggiori performance si sono registrate su Nexi, che ha chiuso a -6,05%. Tonfo di ERG, che mostra una caduta del 4,77%. Lettera su Saipem, che registra un importante calo del 4,41%. Scende Hera, con un ribasso del 4,01%.

Nessun titolo del FTSE MidCap è riuscito ad uscire dal territorio negativo. Le peggiori performance si sono registrate su Tinexta, che ha chiuso a -17,93%. Crolla MARR, con una flessione del 5,60%. Vendite a piene mani su Alerion Clean Power, che soffre un decremento del 5,59%. Pessima performance per Italmobiliare, che registra un ribasso del 4,52%.
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