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Federcontribuenti: nuove normative su emissioni elettromagnetiche

Economia
Federcontribuenti: nuove normative su emissioni elettromagnetiche
(Teleborsa) - Il decreto legge Concorrenza, voluto dal Ministro del MIMIT Adolfo Urso "ha modificato i limiti delle emissioni elettromagnetiche fissando la nuova soglia a 15 V/m (volt su metro), che per la precedente normativa in vigore (Legge Gasparri) era di 6 V/m. Questo per recepire le richieste degli operatori mobili presenti in Italia interessati a sviluppare la tecnologia del 5G. Di fatto questo innalzamento, anche se in modo indiretto, sta limitando e non favorendo gli investimenti degli operatori mobili, tutti stranieri, presenti sul mercato italiano".

E' quanto si evince da un report del Comitato Tecnico Scientifico di Federcontribuenti secondo cui favorire la diffusione del 5G, "che fa uso massivo delle onde millimetriche rispetto al 4G rende di fatto difficili da verificare i parametri da parte dei consumatori". Secondo Federcontribuenti i riscontri strumentali, campagne di misura, "sono molto complessi da attuare su un arco temporale di uno o più giorni e le ARPA territoriali non li possono sempre garantire. Il 5G infatti richiederebbe, come più volte è stato riportato da tecnici del settore, una capillarità maggiore, prevedendo la presenza di più antenne sul territorio, usando apparati tecnologicamente più avanzati e infrastrutture più leggere con conseguenti permessi per i nuovi siti più facili da ottenere. In quest’ottica, i limiti definiti dalla nuova normativa sono troppo alti perché potrebbero scoraggiare i nuovi investimenti, favorendo semplicemente l’aumento sconsiderato della potenza dei trasmettitori che verrebbe imposta dagli operatori ed evitando la costosa costruzione di nuovi siti nell’ottica di riempimento (gap-fill)".

Per raggiungere gli scopi strategici dell’incentivazione alla costruzione/espansione delle reti 5G, garantendo al contempo la salute dei cittadini e la certezza per i consumatori che gli investimenti sulle reti ci siano e vadano nella direzione di maggiore copertura, innovazione tecnologica e lavoro per il comparto delle aziende di installazione che impiegano personale italiano, "sarebbe bastato arrivare ad un livello intermedio tra i 6V/m e i 15 V/m, diciamo attorno ai 10V/m come limite assoluto e non - conclude Federcontribuenti - mediato sulle 24 ore".
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