(Teleborsa) -
Intesa Sanpaolo ha registrato nel primo semestre del 2024 "il
miglior risultato netto semestrale dal 2007, con un'elevata e sostenibile creazione di valore e una patrimonializzazione estremamente solida, da cui deriva un
miglioramento della guidance di risultato netto per il 2024 e 2025". Lo ha affermato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, nella call con gli analisti sui
risultati del primo semestre 2024.
Messina ha sottolineato il risultato netto di 5 miliardi di euro escludendo il contributo finale al Sistema di Garanzia dei Depositi, la "
forte accelerazione delle commissioni" (+7% vs 1sem.23, +5% vs 1trim.24) e dell'attività assicurativa (+6% vs 1sem.23, il miglior semestre di sempre), mentre lo stock di crediti deteriorati è il più basso di sempre (NPL ratio netto a 1,0%) con ulteriore crescita del NPL coverage ratio (+1,7pp vs 1sem.23).
Gli
interessi netti sono previsti a circa 15,5 miliardi di euro nel 2024 anche grazie al contributo dell'hedging delle poste a vista. Il gruppo ha più di 1.350 miliardi di euro in Attività finanziarie della clientela, pronti per fare leva sulla propria leadership nel Wealth Management, Protection & Advisory. Messina è convinto che "il
modello di business ben diversificato ci consente di avere successo in ogni scenario di tassi grazie ad un forte contributo del Wealth Management". Inoltre, 100 miliardi di euro di asset sono stati "identificati per alimentare la crescita del risparmio gestito, con la nostra delivery machine già al lavoro".
"Il
trend dell'utile netto è in significativa accelerazione e possiamo andare oltre l'outlook che abbiamo dato al mercato - ha detto rispondendo alle domande degli analisti - Preferiamo però andare trimestre per trimestre, con un'analisi di quello che succede. Inoltre, possiamo immaginare alcune azioni per migliorare la profittabilità per il futuro, con spese di integrazione, eventuale aumento delle coperture per cessioni di NPL o altre questioni di cui tenere conto a fine anno".
Il banchiere ha spiegato che "questo trimestre potrebbe essere il
picco per gli interessi netti, ma comunque il 2024 sarà soddisfacente, così come il 2025 con una buona performance che potrebbe essere in un range tra il 2023 e il 2024".
Nonostante si debba attendere i prossimi mesi per una conferma, Messina è fiducioso che "saremmo nella posizione di proporre al nostro CdA a fine anno un'ulteriore tranche di buyback. Lo decideremo a fine anno, ma siamo
abbastanza sicuri di poter fare un nuovo buyback anche quest'anno".
"Il cost income ratio è un'area molto importante per noi - ha detto l'AD - Siamo la banca in Europa che ha la più grande crescita di ricavi core, ma allo stesso tempo abbiamo agito sui costi, sulle differenti leve della cost base. Vogliamo
continuare a finanziare i significativi investimenti nella tecnologia con la riduzione dei costi in altre aree. Abbiamo delle uscite, altre chiusure di filiali e quando avremo isytech accelereremo anche sulla riduzione dei costi IT".