(Teleborsa) -
EcoEridania, azienda leader a livello europeo nei servizi ambientali per rifiuti di origine sanitaria e tra i principali player nei rifiuti industriali e nell'end of waste,
intende superare il miliardo di fatturato e quotarsi in Borsa nel giro di qualche anno. Lo ha detto Andrea Giustini, fondatore e presidente, in un'intervista a L'Economia de Il Corriere della Sera.
Il gruppo ha chiuso il
2023 con un fatturato di 410,6 milioni di euro (+31,80% rispetto all’esercizio precedente) e un EBITDA di 98,9 milioni di euro (+56,23% rispetto all'esercizio precedente). I risultati del
primo quadrimestre 2024 sono in linea con il piano industriale e mostrano un fatturato consolidato pari a 145,7 milioni di euro e un EBITDA pari a 32,7 milioni di euro.
"Siamo determinati a portare avanti il nostro piano al 2028 che prevede di superare il miliardo di fatturato e 250 milioni di EBITDA", ha detto Giustini, aggiungendo che "fra quattro-cinque anni, potremmo guardare alla Borsa e
non nascondo che il Nasdaq sarebbe una destinazione ideale: avremo una bella storia da raccontare".
Fondata a Genova nel 1988, EcoEridania nel corso degli anni si è affermata come azienda leader in Italia nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti di origine sanitaria e industriale. La struttura di EcoEridania è il risultato dell'
operazione di aggregazione di società operanti nel settore dei rifiuti speciali resa possibile anche grazie all'
apertura dell'azionariato ai fondi di investimento (nel 2011 Fondo Italiano d'Investimento SGR, nel 2013 Xenon, nel 2018 ICON Infrastructure).