(Teleborsa) - Ad
aprile 2024 si registra un
saldo annualizzato positivo pari a 476.000 posizioni di lavoro del settore privato. Il dato registra la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi e identifica la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro. Per il tempo indeterminato la variazione tendenziale annua risulta pari a
+350.000 unità, mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione – comunque positiva -
è pari a +126.000 unità.Sono i dati del
nuovo Osservatorio sul mercato del lavoro dell’INPS che sostituisce quello sul precariato in vigore dal 2015, per offrire una visione più ampia e completa del mercato del lavoro. Il report curato dal Coordinamento Generale Statistico Attuariale, dalla Direzione Centrale Entrate e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, è lo strumento di rilevazione dei flussi, vale a dire i movimenti dei rapporti di lavoro – assunzioni, cessazioni, trasformazioni – e delle prestazioni di lavoro occasionale.
"Questo osservatorio che negli anni si è arricchito di dati strategici anche per i decisori politici, il Parlamento e il Governo, consente di avere una
lettura completa dei rapporti di lavoro del settore privato. Il cambio di nome e la nuova periodicità trimestrale, rappresentano un nuovo strumento di lavoro che l’Istituto mette a disposizione di tutti i soggetti interessati alle dinamiche e i flussi occupazionali. Da settembre si amplierà ulteriormente di analisi e dati con focus su temi di particolare interesse", afferma il
Presidente dell’INPS Gabriele Fava.Complessivamente
le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi quattro mesi del 2024 sono state 2.656.000 (-1% rispetto allo stesso periodo del 2023). Variazioni negative si registrano per le assunzioni in apprendistato (-10%), in somministrazione e a tempo indeterminato (-4%); sostanzialmente stabile il tempo determinato (+0,1%), andamento positivo si riscontra per le assunzioni con contratto stagionale (+1%) e con contratto intermittente (+3%).
Le trasformazioni
da tempo determinato del primo quadrimestre 2024 sono risultate 256.000, (-10% rispetto allo stesso periodo del 2023). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate 37.000 (+5%). Le
cessazioni nei primi quattro mesi del 2024 sono state 2.076.000, stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,3%). Si registrano
variazioni negative per i contratti in apprendistato (-5%) e i contratti in somministrazione (-4%); stabili i contratti a tempo indeterminato (-0,2%).
Variazioni positive si hanno per i contratti a tempo determinato (+1%), i
contratti stagionali (+2%) e i
contratti di lavoro intermittente (+4%).
Le
attivazioni di rapporti di lavoro incentivati, al netto dei rapporti di apprendistato, nei primi quattro mesi del 2024 - considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali - registrano complessivamente
una flessione pari al -4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Presentano soprattutto una flessione negativa l’esonero contributivo giovani (-57%) e l’esonero donne (-17%). Una diminuzione si riscontra anche per le "altre misure" (-12%) mentre si registra una crescita per l’agevolazione "Decontribuzione Sud" (+5%).
Nel report è presente una tavola che
espone la disaggregazione degli andamenti dei rapporti di somministrazione, distinguendo tra quelli a tempo indeterminato e quelli a termine (questi ultimi includono sia i contratti a tempo determinato che stagionali). Nel corso del primo quadrimestre del 2024, le assunzioni in somministrazione sono diminuite rispetto al corrispondente periodo del 2023 (a tempo indeterminato -25%, a termine -3%). Per le cessazioni si rileva un aumento per i contratti a tempo indeterminato (+6%) e una diminuzione per i contratti a termine (-4%).
La consistenza dei lavoratori impiegati con
Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) nel mese di aprile 2024 si attesta a più di 18.000 unità,
in aumento del 13% rispetto allo stesso mese del 2023; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 237 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del
Libretto Famiglia (LF), ad aprile 2024 essi risultano essere circa 13.000,
valore in aumento del +2% rispetto ad aprile 2023; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 182 euro.