(Teleborsa) - La
banca centrale rumena ha
tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base al 6,75% al termine della riunione odierna, attuando il primo taglio in oltre tre anni, dopo aver considerato gli ultimi dati disponibili e la prospettiva che il tasso annuo d'inflazione continui a scendere nei prossimi mesi su una traiettoria significativamente inferiore a quanto precedentemente previsto.
Il board ha ribadito che, nel contesto attuale, il
mix equilibrato di politiche macroeconomiche e l'attuazione di riforme strutturali, compreso l'utilizzo dei fondi europei per stimolare il potenziale di crescita a lungo termine, sono essenziali per la stabilità macroeconomica e il rafforzamento della capacità del sistema economico rumeno nel far fronte a sviluppi avversi.
La banca centrale segue da vicino gli
sviluppi nel contesto nazionale e internazionale ed è "disposta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione per raggiungere l'obiettivo fondamentale della stabilità dei prezzi a medio termine, in condizioni di preservazione della stabilità finanziaria".
Secondo le valutazioni attuali, il
tasso annuo di inflazione continuerà a diminuire nei prossimi mesi su una traiettoria significativamente inferiore a quella evidenziata nelle previsioni a medio termine di maggio 2024, principalmente sotto l'influenza degli effetti base e delle modifiche legislative in campo energetico, in un contesto di rallentamento della crescita dei prezzi all'importazione e di graduale aggiustamento al ribasso delle aspettative inflazionistiche a breve termine.
Tuttavia, la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, nonché gli sviluppi economici in Europa, soprattutto in Germania, continuano a generare
incertezze e rischi per quanto riguarda le prospettive dell'attività economica, implicitamente l'evoluzione a medio termine dell'inflazione. Rilevanti sono anche la prospettiva della conduzione delle politiche monetarie della BCE e della Fed, nonché l'atteggiamento delle banche centrali della regione.