(Teleborsa) -
Chiusura in crescita (con il +14% di visitatori esteri ad Arezzo Fiere e Congressi e il +5% di visitazione complessiva sull’edizione 2023) quest’anno per Oroarezzo, il salone internazionale di
Italian Exhibition Group dedicato alla manifattura orafo-gioielliera, cartina al
tornasole dello stato di salute del distret to orafo aretino e del suo posizionamento sul mercato internazionale.
Secondo i dati Istat elaborati dal Centro Studi Confindustria Federorafi, infatti, Arezzo nel 2023 si è confermato il distretto leader in Italia per le esportazioni di o
reficeria, argenteria e gioielleria: nel periodo gennaio-dicembre dello scorso anno l’export aretino di settore vale 3,491 miliardi con un
+9,4% sul 2022. Il distretto vale, da solo, il 30,5% del totale dell’export orafo nazionale: seguono Vicenza e Milano, che ha superato di poco Alessandria.
I principali mercati di destinazione della manifattura aretina sono, per volumi: Turchia con
760,8 milioni (+109%), Emirati Arabi Uniti con 685 (-6%), Stati Uniti a 471 (+17,8%), Hong Kong con 235,9 (+20%) e Francia con 228,5 (-0,7%).
Lo scenario nazionale vede continuare il trend positivo di settore. Il fatturato 2023 registra una crescita del 10,2%, per 11,97 mld di euro. Anche l’export è cresciuto a doppia cifra: +11,1%, pari a 10,9 miliardi di euro, di cui 10,1 miliardi generati dalla gioielleria da indosso (+10,6%), con il +12,1% per quella in oro; stabile quella in argento (+0,4%).
Favorevole anche la dinamica dell’occupazione: in aumento di 936 unità gli addetti (+2,9% su base annua).