(Teleborsa) - L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha
sanzionato per 6 milioni di euro DR Automobiles S.r.l. per aver indicato in modo ingannevole l'Italia anzichè la Cina come luogo di produzione delle vetture commercializzate con i marchi DR ed EVO.
"Le informazioni date ai consumatori devono essere sempre veritiere. Siamo per la libera circolazione delle merci e dei fattori produttivi, anche se certo ci piacerebbe che le aziende italiane dessero lavoro ai nostri concittadini.
Quando un'azienda delocalizza è sempre una sconfitta del Paese. In ogni caso l'informazione deve essere corretta, non deve falsare il comportamento economico del consumatore medio, anche se non è sempre facile stabilire il confine tra quando un prodotto è made in Italy oppure no. L'importante è che le informazioni date ai consumatori siano esatte e non si omettano quelle rilevanti per prendere una decisione consapevole di natura commerciale" afferma
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori."Quanto alla mancata assistenza post-vendita e la mancata o ritardata fornitura di pezzi di ricambio si tratta di un sacrosanto inviolabile diritto del consumatore" conclude Dona.