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Golden Goose rinuncia a Piazza Affari: debutto rinviato a tempi migliori

Finanza, IPO
Golden Goose rinuncia a Piazza Affari: debutto rinviato a tempi migliori
(Teleborsa) - Golden Goose fa un passo indietro e rinuncia al debutto a Piazza Affari, dopo aver pianificato un esordio stellare sul listino milanese. A convincere l'azienda di moda e lyfestyle, famosa per le sue sneakers di lusso, sarebbero state le avverse condizioni di mercato intervenute post elezioni europee.

"Il significativo deterioramento delle condizioni di mercato a seguito delle elezioni del Parlamento Europeo, avvenute questo mese, e le elezioni generali indette in Francia, hanno avuto un impatto sulla performance dei mercati europei e, in particolare, sul settore del lusso", spiega una nota dell'azienda, giunta nella tarda serata di ieri.

"Il management e gli azionisti - prosegue - sono sempre stati determinati a garantire una IPO di successo per tutte le parti interessate, con prestazioni aftermarket forti e sostenibili, e ritengono che l’attuale contesto di mercato non sia l’ambiente giusto per quotare la società".

"Nell’ambito del processo di IPO la società ha collaborato ampiamente con gli investitori. L’accoglienza - si sottolinea - è stata molto positiva, con un forte sostegno da parte della comunità degli investitori, compreso Invesco che ha agito quale pilastro, con una domanda di 100 milioni di euro. Il book della domanda è stato coperto su tutta la fascia di prezzo fin dalla prima ora di bookbuilding e ha avuto sottoscrizioni in eccesso".

"L'attività di Golden Goose continua a registrare buoni risultati", sottolinea l'azienda con una nota, promettendo che l'IPO "sarà rivalutata a tempo debito", ma senza dare una data specifica per ritentare il debutto.

Nel primo trimestre del 2024, Golden Goose ha registrato ricavi pari a 148 milioni di euro, con una crescita del 12% a tassi di cambio costanti rispetto al primo trimestre del 2023 e un EBITDA rettificato di 54 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto al primo trimestre 2023.

Ieri, erano emersi i primi numeri del collocamento, chiuso ad un prezzo di 9,75 euro per azione, vicino alla fascia bassa della forchetta indicata tra 9,50 e 10,50 euro per azione. A quel che si era appreso, a quel livello di prezzo, la domanda aveva superato di quattro volte la dimensione dell'offerta. Confermato anche l'interesse di Invesco Advisers, propostosi quale cornerstone investor, con un impegno ad acquistare azioni per un importo di 100 milioni di euro.




(Foto: Bene Hermann su Unsplash )
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