(Teleborsa) - "Unità del centrodestra, nessuna apertura a maggioranze con la sinistra ed eco-fanatici, determinazione a cambiare questa Europa". Questi i tre pilastri del
patto siglato da Matteo Salvini e Marine Le Pen durante il loro colloquio al venticinquesimo piano del The Hotel, a Bruxelles. Una linea condivisa poco dopo nell'
incontro con tutti i leader che compongono Identità e Democrazia: oltre a Salvini e Le Pen, il presidente dei populisti fiamminghi Vlaam Belang,
Tom Van Grieken; il presidente di Id
Gerolf Annemans; il leader di Chega
André Ventura; il leader del Pvv, l'olandese
Geert Wilders; il ceco
Tomio Okamura; l'eurodeputato degli austriaci di Fpo
Harald Vilimsky; il danese
Morten Messerschmidt; il leader di Chega
André Ventura. "È andata benissimo" ha detto il
leader della Lega al termine del vertice dei leader sovranisti a Bruxelles. Salvini non ha detto altro limitandosi a sorridere a chi gli chiedeva se fosse stata buona l'intesa con Le Pen. "I cittadini europei si sono espressi con grande chiarezza. Solo Macron e Von der Leyen non se ne sono accorti" commenta la
Lega. L'obiettivo comune è
sovvertire la maggioranza Ursula forti di un risultato elettorale che potrebbe portare il gruppo Identità e Democrazia ad avere oltre settanta eurodeputati, con il possibile rientro dei tedeschi di AfD.
A tre giorni dal voto la situazione è più che mai fluida con la composizione del nuovo Parlamento Ue che risulta ancora incerta con sul lato
lato destro dell'emiciclo diverse delegazioni elette tra i Non iscritti cge si apprestano ad entrare nel gruppo Id, dominato da Le Pen.