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EGM, leggero re-rating nel primo trimestre. M&A stabile, liquidità rimane critica

L'analisi trimestrale di Banca Profilo

Finanza
EGM, leggero re-rating nel primo trimestre. M&A stabile, liquidità rimane critica
(Teleborsa) - Alla fine di marzo 2024, il mercato Euronext Growth Milan (EGM) comprendeva 202 società, di cui 5 nuove quotazioni dall'inizio dell'anno. Le nuove matricole hanno raccolto 13,4 milioni di euro dai proventi delle IPO, con una media di 2,7 milioni di euro. La capitalizzazione di mercato totale è di 8,9 miliardi di euro, mentre la capitalizzazione di mercato media è di 39,1 milioni di euro. È quanto emerge dall'analisi semestrale dell'EGM, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, condotta dal Team Analisi e Ricerca di Banca Profilo.

Alla fine del primo trimestre del 2024, circa il 65% delle società quotate all'EGM erano classificate come Consumer Discretionary, Industrials e Technology. Ancora una volta la maggior parte delle aziende EGM proviene dal Nord Italia, più precisamente dall'area milanese.

Il 90% delle società aveva una capitalizzazione di mercato inferiore a 100 milioni di euro, con il 53% al di sotto della soglia 25 milioni di euro. Una distribuzione simile è quella in termini di ricavi: nel 2023, l'87% delle società EGM ha riportato ricavi inferiori a 100 milioni di euro, con il 40% sotto la soglia dei 25 milioni di euro. Sempre nel 2023, il 70% delle società ha registrato una crescita dei ricavi su base annua, in media del 22%. Inoltre, il 44% di queste società ha riportato un margine EBITDA superiore al 15%.

Negli ultimi 5 anni, fatta eccezione per la flessione legata alla pandemia, l'attività di M&A è cresciuta costantemente, raggiungendo il picco nel 2023 con 74 deal. Nel 1Q24 ci sono state 18 operazioni di M&A, in linea con il numero registrato nel primo trimestre dello scorso anno (19).

In termini relativi, negli ultimi 12 mesi l'EGM è sceso del -13,7%, sottoperformando lo STAR che è sceso del -1,4% e il FTSE Italia All Share in rialzo del 25,8%. 115 società (il 69% dell'indice) hanno riportato rendimenti negativi negli ultimi 12 mesi, di cui 54 tra lo 0% e il -20%

Il divario di performance rispetto all'indice FTSE All Shares si è ampliato ulteriormente all'inizio del 2024. "Tuttavia, riteniamo che questa tendenza sia amplificata dalla forte performance del settore finanziario nell'indice più ampio", si legge nell'analisi firmata da Francesca Sabatini (Head of Equity Research), Enrico Luca (Equity Research Analyst) e Michele Calusa (Equity Research Analyst). In particolare, la divergenza rispetto all'indice FTSE Italia STAR, che ha una composizione settoriale più simile, rimane più stabile, nonostante la mancanza di liquidità in seguito alla fine delle misure di sostegno e la preferenza per le aziende con un livello più elevato di capitalizzazione continuino a pesare significativamente.

Negli ultimi 12 mesi, la performance media delle società quotate all'EGM è stata negativa di quasi il 10%. Redelfi e FAE Technology hanno registrato le migliori performance, mentre Illa e GO Internet hanno registrato le perdite maggiori. Dalla loro IPO, oltre il 60% delle società quotate ha registrato performance negative. Tra i migliori performer ci sono FOPE e Altea Green Power.

Secondo Banca Profilo, la liquidità rimane la questione critica nell'EGM. Nel primo trimestre del 2024, il 57% delle aziende scambiava meno dello 0,1% della propria capitalizzazione di mercato. Il controvalore medio giornaliero scambiato è stato pari a 54,7 mila euro.

Allargando lo sguardo, emerge che dal 2021 le società EGM sono cresciute in termini di ricavi. Il margine EBITDA è rimbalzato nel 2023 dopo essere diminuito nel 2022 a causa dell'aumento dei costi di materie prime e servizi. Si prevede che la crescita dei ricavi continuerà a un CAGR del 19% nel periodo 2023-2026 e si prevede che il margine EBITDA migliorerà rispetto al picco 2021 al più presto nel 2025.

Dall'ultimo rapporto EGM (a gennaio), il consensus ha ridotto le aspettative di ricavi ed EBITDA sia per il 2024 che per il 2025. Nel 2024, il consensus prevede ora, in media, ricavi pari a 72 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai precedenti 74 milioni di euro. In termini di margine EBITDA, il consensus ha ridotto le aspettative per il 2024 al 15% rispetto al precedente 18%.

L'EGM mostra un EV/EBITDA medio 2024 di 6,7x. Nel confronto settoriale, Consumer Discretionary non è più il più economico, in gran parte a causa della significativa svalutazione di Health Care ed Energy, che ora si colloca al livello più basso con un multiplo di 3,5x, in calo da 5,7x. I Consumer Staples mantengono la loro posizione al primo posto per settore più costoso, con un multiplo di 11,3x, in aumento rispetto al 10,1x del rapporto precedente.

Negli ultimi 12 mesi, l'EV/EBITDA 1-year forward dell'EGM è passato da 5,4x a 6,3x. Tutti i settori hanno sperimentato un'espansione dei multipli. I settori Industrials e Technology hanno registrato il maggiore re-rating negli ultimi 12 mesi, da 4,9 a 6,4 e da 5,5 a 7,4, rispettivamente.
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