(Teleborsa) - Al
Politecnico di Bari si è tenuto oggi un evento, organizzato da Next-Level, dedicato alla
scuola del futuro ed alle discipline
STEM, che necessitano di risposte concrete sia a livello europeo che italiano. Grazie al supporto di
Enel Cuore - la onlus del gruppo
Enel che sostiene progetti e iniziative di forte impatto per la comunità e il territorio –
370 ragazzi provenienti da 3 istituti secondari di primo grado della periferia barese,
40 docenti, 100 famiglie, insieme alle
istituzioni, si sono ritrovati per una mattinata di
confronto e analisi su metodologie e sfide della didattica attuale e futura.
La situazione attuale, infatti, richiede grande attenzione: la
media dei laureati STEM europei, rispetto ai totali, è ancora
troppo bassa (25%), senza contare che
l’Italia, con il suo 24,5%, si attesta al
quinto posto sui primi 7 Paesi europei, diventando il
fanalino di coda quando si tratta di lauree in scienze naturali e ICT. Un dato preoccupante, se si pensa che per affrontare i problemi futuri, riguardanti soprattutto la transizione ecologica e i processi di economia circolare,
si avrà sempre più bisogno di personale specializzato in questi ambiti, che già oggi sono
molto richiesti dalle aziende italiane (70%), soprattutto con specializzazioni in Cybersecurity (44%), AI e robotica (33%), Matematica e Data Science (30%).
A rendere ancora più evidente la
necessità di intervenire sul Mezzogiorno, e in Puglia in particolare: la regione rimane sotto la media nazionale con il 55,7% di persone diplomate, e penultima in classifica per il numero di persone laureate, pari al 22,8%, mentre preoccupa l’abbandono scolastico che presenta numeri preoccupanti (14 giovani su 100).
Per migliorare l’insegnamento delle STEM sono necessarie due azioni congiunte: un
percorso orientativo e
l'aggiornamento dell’offerta formativa.
Un’altra sfida da vincere, per aumentare il numero di profili STEM è senza dubbio
l’abbassamento del gender gap: le donne laureate in materie STEM sono solo il 14,59 del totale, anche a causa dello stereotipo radicato nella nostra società che le scienze siano "materie da uomini". Riuscire a eradicare questo "falso mito" e quindi l’obiettivo dei prossimi anni, al quale la stessa NEXT-LEVEL sta già lavorando, grazie al cosiddetto
metodo STE(A)M, dove alle classiche Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matema`ca (STEM), si
aggiunge una “A” che sta per Arte e materie umanistiche.
Focus della giornata di oggi è stata la chiusura dei lavori del
progetto Next-Land a Bari, che da due anni si impegna nel potenziare la percezione positiva delle materie STEM in alcune scuole di periferia della città. Next-Land è sostenuto dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, Enel Cuore Onlus, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Vodafone, in collaborazione con la Regione Piemonte e con il patrocinio delle città di Torino, Bari e Napoli.