(Teleborsa) - Il Gruppo
Intesa Sanpaolo ha chiuso il
primo trimestre 2024 con un
utile netto in crescita del 17,6% a 2.301 milioni di euro, da 1.956 milioni del primo trimestre 2023, "pienamente in linea" con l'obiettivo di oltre 8 miliardi per l'anno in corso.
Il conto economico consolidato registra
interessi netti pari a 3.932 milioni di euro, in flessione dell'1,6% rispetto ai 3.995 milioni del quarto trimestre 2023 e in aumento del 20,8% rispetto ai 3.254 milioni del primo trimestre 2023. Le
commissioni nette sono pari a 2.272 milioni di euro, in aumento del 7,7% rispetto ai 2.110 milioni del quarto trimestre 2023. In dettaglio, si registra una flessione delle commissioni da attività bancaria commerciale del 2,6% e una crescita del 12,3% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli).
Intesa Sanpaolo sottolinea l'elevata efficienza, con un
cost/income al 38,2%, tra i migliori nell'ambito delle maggiori banche europee; il
costo del rischio annualizzato è a 22 centesimi di punto, con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro.
Al 31 marzo 2024 i
finanziamenti verso la clientela sono pari a 423 miliardi di euro, in diminuzione dell' 1,5% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 5,9% rispetto al 31 marzo 2023. Nell'ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta bancaria ammonta a 576 miliardi, in linea con il 31 dicembre 2023 e in aumento del 7,8% rispetto al 31 marzo 2023.
A fine marzo 2024, l'incidenza dei
crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all'1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall'EBA, l'incidenza dei crediti deteriorati è pari all' 1% al netto delle rettifiche di valore e al 2% al lordo.
L'
esposizione verso la Russia è in ulteriore riduzione, diminuita di circa l'84% (oltre 3 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo, e i crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2.
La banca evidenza un significativo
ritorno cash per gli azionisti: 1,6 miliardi di dividendi maturati nel trimestre (che si aggiungono ai 2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 da pagare a maggio 2024 e al buyback pari a 1,7 miliardi di euro da avviare a giugno 2024).