(Teleborsa) - "Se lo Stato ferma il paese, noi facciamo ripartire le cessioni perché la nostra associazione non ci sta a questo gioco al massacro dove le vittime sono imprese e famiglie colpevoli solo di aver creduto nello Stato. Lanciamo un appello perché il Governo riveda sostanzialmente il provvedimento approvato il 26 marzo che ha di nuovo fatto sprofondare nel caos il settore dell’
edilizia''. Cosi'
Marco Paccagnella, Presidente di
Federcontribuenti in un incontro ieri a Roma con alcune associazioni di piccoli e medi imprenditori del settore edile e del comparto termico con amministratori di condominio, riuniti per lanciare una nuova iniziativa di Federcontribuenti volta ad aiutare queste imprese in gravi difficoltà.
“Si tratta di un
settore strategico per la crescita del nostro PIL che contribuisce infatti per oltre il 5% e dopo il covid ha raggiunto una crescita a due cifre per anno, e per la
transizione energetica così fondamentale per la sopravvivenza del nostro pianeta – prosegue Paccagnella – per questa ragione abbiamo deciso di lanciare anche un appello ai cessionari per aiutare le imprese a smobilizzare i crediti incagliati e abbiamo messo a disposizione una piattaforma assolutamente performante”.
La macchina operativa di Federcontribuenti si è ulteriormente potenziata in particolare per sostenere le PMI. “Abbiamo nuovi
cessionari e
nuove strumenti per smobilizzare i crediti - ha precisato
Flavio Zanarella, Responsabile Sviluppo PMI di Federcontribuenti - siamo ora in grado di proporre cessioni verticali (acquisto di tutte le annualità) e cessioni orizzontali di singole annualità alle migliori condizioni di mercato''. “Il Paese non può fermarsi - prosegue Zanarella - ed è nostro preciso compito fare ogni sforzo per contribuire a trasformarlo e sbloccare quelle situazioni di difficoltà che le imprese quotidianamente soffrono”.
“Nei mesi scorsi abbiamo portato le nostre istanze anche a Bruxelles” conclude il presidente Paccagnella “per sensibilizzare i rappresentanti dell’Unione; l’Europa c’è e deve aiutarci a conciliare la
direttiva Green, l’ambiente, l’economia e le scelte dei governi nazionali. Ci stiamo, infatti, industriando in tutte le direzioni per sopperire alla mancanza di azione del governo che sta dimostrando totale disinteresse a questa grave problematica. Sollecitiamo anche le banche, che in questo momento registrano extra profitti, ad agevolare la cessione dei crediti''.