(Teleborsa) - Il giro di vite del governo sul
Superbonus rischia di penalizzare fortemente le
zone terremotate o alluvionate, frenando la ricostruzione che faticosamente avanza grazie a misure come il Superbonus e le sue articolazioni dello sconto in fattura e cessione del credito. L'altra criticità riguarda lo stop allo sconto in fattura per
onlus e case popolari. C'è però una
clausola di salvaguardia per chi ha già avviato l'iter dei lavori.
La bozza di Decreto, non ancora arrivata in Gazzetta ufficiale e quindi ancora
passibile di modifiche, prevede lo
stop al Superbonus
per il Terzo settore, per le cooperative di abitazioni e gli Iacp (case popolari), ai quali nn sarà più possibile accedere alle sue facilitazioni, come lo sconto in fattura e la cessione del credito, che altrimenti sarebbero rimaste in vigore sino al 31 dicembre 2025.
La norma però
salvaguarda chi ha già iniziato l'iter di avvio dei lavori e prevede alcune
eccezioni: per le abitazioni diverse dai condomini, le due facilitazioni saranno ancora sfruttabili
nel caso sia già stata presentata la Cila; per i condomini si potrà ancora usufruire delle facilitazioni n
el caso sia stata già adottata la delibera assembleare. Vale la deroga anche per i
lavori per cui sia stato richiesto un titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione nell'ambito del Superbonus e per i casi in cui sia stato
stipulato fra le parti un accordo per la fornitura di beni e servizi e sia stato già versato un acconto.
Il Decreto prevede anche un
monitoraggio più attento e minuzioso da parte dell'Enea, cui si dovranno comunicare le informazioni sui cantieri, a pena di una multa di 10mila euro.
Il decreto Superbonus non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale e si presta ancora a delle modifiche.
Forza Italia, sorpresa dal blitz del governo, ha già detto che
punta a "migliorarlo", ma anche le
comunità locali sono in allarme, soprattutto dalle zone terremotate del centro Italia, cui hanno dato voce il
sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ed il
presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, che chiedono di "mantenere gli incentivi previsti per i bonus edilizi nelle aree colpite dai terremoti 2009 e 2016-17 per non compromettere i processi di rinascita in atto".