(Teleborsa) -
Directa Plus, società italiana quotata sull'AIM di Londra e fornitore leader di prodotti a base di nanopiastrine di grafene per l'utilizzo nei mercati consumer e industrial, ha siglato un
accordo condizionato di acquisto di azioni di Setcar, società controllata del gruppo nel settore dei servizi ambientali, che ne
porterà la partecipazione dal 50,99% al 99,95%. L'obiettivo è assumere un maggior controllo nella filiera delle bonifiche ambientali ed estrarre maggior valore dalla tecnologia Grafysorber, si legge in una nota.
A seguito del completamento dell'Acquisizione, GVC Investment Company rimarrà un azionista di minoranza. Il perfezionamento dell'acquisizione è subordinato, al pagamento di un
corrispettivo totale di 1,5 milioni di euro e all'approvazione di alcune delibere da parte degli azionisti di Setcar in occasione dell'assemblea degli azionisti prevista per aprile 2024. Il corrispettivo è strutturato come un pagamento immediato di 0,5 milioni di euro, che è stato pagato con le risorse di cassa esistenti, e un ulteriore pagamento di 1,0 milioni di euro, che è dovuto prima del 30 marzo 2024.
Al fine di preservare la propria posizione di capitale circolante, sfruttando al contempo l'opportunità rappresentata dall'acquisizione, Directa Plus è
in trattativa con Nant Capital al fine di concordare
linee di finanziamento a breve termine, non diluitive, esclusivamente per finanziare la seconda tranche dell'acquisizione.
Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, Setcar ha registrato un
fatturato IFRS non sottoposto a revisione contabile di 7,66 milioni di euro, un
EBITDA di 0,35 milioni di euro e un patrimonio netto di 2,7 milioni di euro.
"Questa acquisizione rappresenta un’ottima opportunità per Directa Plus di assumere un ulteriore controllo della filiera ambientale e di cogliere il massimo valore dall'offerta commerciale resa possibile dalla nostra tecnologia Grafysorber - commenta
Giulio Cesareo, fondatore e amministratore delegato di Directa Plus - Setcar si trova a Braila (Romania), una località ad alto potenziale in quanto a soli 10 km dal confine con l'Ucraina, sul fiume Danubio. Braila ha un porto fluviale ed è una zona franca. Riteniamo che Braila sarà una porta d'ingresso per l'imminente ricostruzione dell'Ucraina e che questa acquisizione accelererà i nostri progressi per acquisire una quota maggiore del significativo mercato ambientale globale da un'area altamente strategica".