(Teleborsa) -
L'operazione di fusione fra Unipol Gruppo ed UnipolSai "
chiude un iter iniziato dieci anni fa, avviato con l'acquisizione di Fondiaria, che ha portato alla
graduale ristrutturazione del Gruppo". E' quanto affermato da
Carlo Cimbri, Amministratore delegato del Gruppo Unipol, alla conferenza stampa per la presentazione dell'
OPA di Unipol su UnipolSai.
Il manager ha ricordato che in precedenza
"c'era una struttura più complessa ed articolata" con ben quattro società e 8 titoli quotati di varia categoria (ordinarie, risparmio, privilegiate ecc). "In questi dieci anni,
abbiamo trasformato il Gruppo per arrivare a quest'ultimo tassello,
quest''ultima semplificazione", ha affermato Cimbri aggiungendo "da domani avremo gruppo più semplice, con una governance migliore, e così ci prepariamo ad affrontare il futuro".
A proposito delle
risorse per finanziare l'operazione, l'Ad di Unipol ha affermato che
si tratta di "risorse liquide" che il Gruppo aveva nella sua disponibilità.
L'Ad di Unipol ha spiegato che le
"condizioni" per questa operazione
"si sono concretizzate solo ora" per due ordini di motivi: da un lato la necessità di preparare la fusione a
livello puramente organizzativo, dall'altra le
implicazioni di carattere economico (bassi tassi di interesse) che rendevano
meno costoso e più opportuno (opzionalità aggiuntive per valutare eventuali opzioni di M&A) il detenere in portafoglio la partecipazione di maggioranza di UnipolSai.
C'è poi un fattore "sorpresa" che Cimbri ha citato fra quelli abilitanti a procedere con l'operazione e che è stato favorito dall'
interesse recentemente riservato dalla comunità finanziaria al
risiko bancario, che ha un po' distolto l'attenzione sull'accorciamento della catena di controllo di Unipol.
Il numero uno di Unipol ha
escluso l'interesse a partecipare con
BPER o la
Popolare di Sondrio al
consolidamento del settore bancario ed ha
smentito qualsiasi discussione con
Banca MPS e con
Banco BPM. Ad una domanda su una
possibile OPA, anche ostile, di Unicredit, Cimbri ha risposto che le
banche partecipate "fanno parte di un disegno strategico che stiamo portando avanti, quindi non sono e non sino mai state in vendita" e che
in caso di OPA Unipol farà le sue mosse. Il manager ha poi ribadito spiegato che BPER sta portando avanti il suo Piano ed ha potenzialità molto più alte di quello che ha espresso sinora.
Cimbri ha anche confermato la
fiducia all'attuale Ad Pier Luigi Montani - "Lui è tranquillo,
io gli direi sereno" - ed ha confermato anche la
validità della governance della banca citando una canzone di Vasco Rossi:
"E va bene così ... senza parole".
A proposito di un eventuale
risiko assicurativo l'Ad di Unipol ha ribadito "siamo
impegnati nel completamento dl nostro Piano industriale e non pianifichiamo nient'altro".
Parlando del rialzo espresso oggi dai due titoli
Unipol (+19,57) e
UnipolSai (+11,52%) Cimbri ha ricordato che è un fatto
correlato ai concambi ed ai conti che il mercato fa con gli stessi ed ha confermato che la distanza a livello concambio ancora marcata e che tendenzialmente si dovrebbe arrivare alla parità matematica.
A proposito della
possibilità che l'operazione sia diluitiva per gli attuali azionisti, Cimbri ha spiegato che la
diluizione è marginale e si limita a pochi punti percentuali in base a come andranno le adesioni all'OPA.