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Milleproroghe, si va verso richiesta fiducia in Aula: le novità

Economia
Milleproroghe, si va verso richiesta fiducia in Aula: le novità
(Teleborsa) - Tra le novità inserite nel decreto Milleproroghe c'è anche l’innalzamento a 72 anni dell’età di uscita dal lavoro dei medici ospedalieri: fino alla fine del 2025, chi vuole potrà rimanere in servizio pur avendo superato l’età pensionabile. Nel provvedimento inserita anche la proroga dello scudo penale per i medici per tutto il 2024. La punibilità in sede penale viene limitata ai soli casi di colpa grave, come in epoca Covid. Rinviate ancora le multe ai no vax, riaperte le sanatorie sulle cartelle esattoriali, prorogato il discusso scudo erariale per gli amministratori pubblici, contratti a termine “liberi” fino al 31 dicembre. Il testo ha ottenuto nel primo pomeriggio di mercoledì il via libera delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.

Via libera anche alla proroga dello scudo erariale fino al 31 dicembre, nonostante il parere negativo della Corte dei conti e dell’Associazione magistrati della Corte secondo cui ha “l’effetto di stabilizzare l’esclusione della perseguibilità delle condotte commissive gravemente colpose, esponendo il Paese al grave rischio di spreco di denaro pubblico, di gestioni opache di commesse pubbliche e di diffusione del malaffare”.

Un emendamento della Lega ha posticipato dal 30 aprile al 31 dicembre la data entro cui le aziende, per effetto del decreto Lavoro del 2023, possono prorogare un contratto a termine oltre i 12 mesi senza bisogno di causali ma semplicemente individuando “insieme” al lavoratore le esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva che a detta dell’azienda giustificano l’impiego precario e la mancata stabilizzazione.

Le agevolazioni per i mutui sulla prima casa agli under 36 con Isee fino a 40mila euro si applicano anche nei casi in cui entro il termine del 31 dicembre 2023 sia stato solo registrato il contratto preliminare, purché il rogito sia formalizzato entro il 31 dicembre 2024. Agli acquirenti che hanno effettuato il rogito fra il primo gennaio di quest’anno e l’entrata in vigore del decreto, è attribuito un credito di imposta pari alle imposte pagate in eccesso rispetto allo sgravio. Vengono stanziati 9 milioni di euro per il 2024 e altrettanti per il 2025.

Sono stati poi riammessi alla rottamazione i contribuenti decaduti per non aver pagato e il ravvedimento speciale, per regolarizzare le dichiarazioni fiscali con sanzioni fortemente ridotte, viene esteso a tutto il 2022. Nel testo ha trovato infine spazio anche il rinnovo degli sconti sull’Irpef agricola nel tentativo di placare le proteste dei trattori: due anni di esenzione per i redditi agrari e dominicali fino a 10mila euro e una riduzione del 50% dell’imposta per quelli tra i 10 e i 15mila euro. Per gli agricoltori c’è anche l’esenzione, fino al 30 giugno, dall’obbligo assicurativo per i trattori che non circolano su strade pubbliche.

Oggi il decreto approda il Aula dove con ogni probabilità il governo porrà la fiducia che si dovrebbe votare la prossima settimana.
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