(Teleborsa) - La lettura dei dati provvisori dell'
indagine PMI di gennaio 2024 ha registrato la
più lenta contrazione in sei mesi dell'attività economica dell'eurozona con riduzioni che persistono sia nel settore manifatturiero che terziario a causa del calo dei nuovi ordini. La contrazione generale del flusso degli ordini è stata tuttavia la minore da giugno scorso ed ha contribuito a stabilizzare i livelli occupazionali spingendo l'ottimismo sull'attività dell'anno prossimo al valore più alto in otto mesi. È il quadro che emerge dalla consueta
indagine di Hamburg Commercial Bank (HCOB) e S&P Global.
Secondo le stime preliminari, l'
indice PMI manifatturiero è salito a gennaio 2024 a 46,6 punti (massimo in 10 mesi) dai 44,4 precedenti, risultando superiore ai 44,8 punti attesi dagli analisti. Una soglia che resta inferiore anche a quella critica di 50 e che denota ancora una contrazione dell'attività. Resta debole anche il
PMI dei servizi, che scende a 48,4 punti (minimo in 3 mesi) rispetto ai 48,8 punti precedenti e si confronta con i 49 punti attesi. Di conseguenza, il
PMI composito si porta a 47,9 punti (massimo in 6 mesi) dai 47,6 precedenti, attestandosi sotto il consensus (48 punti).
Fra le maggiori economie europee, la
Germania mostra un miglioramento del PMI manifatturiero a 45,4 da 43,3 punti, contro un consensus di 43,7 punti e un calo del PMI sevizi a 47,6 da 49,3 (sotto il 49,5 atteso). In
Francia, il PMI manifatturiero sale a 43,2 da 42,1 (42,5 punti il consensus) e il PMI servizi scende a 45 da 45,7 (era atteso 46).
"L'inizio dell'anno ha portato buone notizie per l'eurozona, con il settore manifatturiero che ha registrato un generale rallentamento della tendenza al ribasso osservata lo scorso anno - ha commentato
Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank - Tale cambiamento positivo è evidente in tutti gli indicatori chiave quali produzione, livello di occupazione e nuovi ordini. In particolare, il
settore delle esportazioni ha giocato un ruolo fondamentale nel determinare il miglioramento del flusso dei nuovi ordini, mostrando condizioni migliori rispetto alla fine dell'anno scorso".
"I continui attacchi dei ribelli Houthi alle navi commerciali in traversata nel
Mar Rosso stanno esercitando un evidente
effetto sulla catena di distribuzione - ha aggiunto - L'indice PMI dei tempi di consegna ha testimoniato un notevole calo, diminuendo al di sotto della soglia di 50. Detto questo, diversi rapporti di settore hanno indicato che, diversamente a quanto successo precedentemente, le aziende non sono state prese alla sprovvista, ma hanno invece imparato dalle passate interruzioni. In tante hanno proattivamente diversificato i loro fornitori in diverse nazioni e aziende, mitigando quindi possibili conseguenze di tali imprevisti".