(Teleborsa) - La
Securities and Exchange Commission (Sec), l'autorità di vigilanza sui mercati finanziari degli Stati Uniti, ha
autorizzato la quotazione di un nuovo prodotto di investimento in bitcoin, un Etf (Exchange-traded fund), un fondo indicizzato che consente agli investitori di trarre profitto dagli sviluppi del bitcoin senza investire direttamente il proprio denaro nella valuta. L'annuncio segnala una netta inversione di rotta da parte della Sec che, per anni, ha opposto resistenza agli asset cripto ritenendoli troppo rischiosi e soggetti a frode e manipolazione del mercato. Dopo aver resistito per anni agli Etf sul Bitcoin, la Consob americana è stata messa all'angolo da una corte di appello federale, secondo la quale la bocciatura nel 2022 della richiesta presentata da Grayscale è stata "arbitraria e capricciosa". Una svolta nel mondo degli asset digitali che apre il mondo cripto al grande pubblico.
La
consob americana ha dato il via libera alle 11 richieste di autorizzazione che sono arrivate sul suo tavolo, aprendo la strada agli scambi già da giovedì. In seguito al via libera alla quotazione del primo Etf sul Bitcoin, la
quotazione della criptovaluta rimane calma sui mercati telematici: in apertura di giornata in Europa il Bitcoin si muove attorno ai 46mila dollari, in linea con i valori di ieri.
Tra le
11 case di investimento coinvolte, è presente anche BlackRock, ovvero il primo fondo al mondo per masse amministrate per un importo complessivo di quasi 10 mila miliardi di dollari. Gli Etf, fondi quotati a Wall Street, seguiranno il più fedelmente possibile la performance della prima e più famosa criptovaluta al mondo, il cui valore è aumentato di quasi il 160% nel 2023. L'autorizzazione di questi Etf consentirà agli investitori istituzionali e al dettaglio di investire facilmente in questa criptovaluta attraverso prodotti di risparmio regolamentati, senza dover detenere direttamente i Bitcoin. "L'approvazione si traduce in una maggiore supervisione", ha affermato il
presidente della consob americana, Gary Gensler, invitando comunque gli investitori alla cautela con gli asset cripto.
"È molto improbabile che la Bce acquisti mai Bitcoin" ha commentato
Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce rispondendo, via X, a chi le chiede quando l'istituzione monetaria potrebbe acquistare il criptoasset. "Il Bitcoin – ha aggiunto Schnabel in un altro messaggio sul social – è un asset speculativo che non ha nostri criteri per le riserve in valuta estera". L'obiettivo della gestione delle riserve in valuta estera della Bce è, infatti, quello di disporre di liquidità, titoli e rendimenti.
Mentre era attesa una delle decisioni più importanti nei 15 anni di vita del Bitcoin da parte di una consob americana apparentemente scettica delle critpovalute,
un hackeraggio ha gettato nel caos il mondo del Bitcoin. Poco dopo le ore 16 di martedì un post sull'account X della Sec annunciava che l'Etf sul Bitcoin era stato approvato. Il messaggio era però falso: l'account della Consob americana era stato infatti hackerato. L'incidente ha alimentato le preoccupazioni sulla sicurezza di X nella gestione di Elon Musk ed è sembrato incarnare i maggiori timori della Sec sul mondo digitale. Le indagini sull'hackeraggio sono in corso, con l'Fbi in campo. Secondo gli esami preliminari di X, l'account non è stato compromesso per problemi ai sistemi della piattaforma ma da un individuo che è riuscito a ottenere il controllo di un numero di telefono associato a SECGov tramite parti terze.
"L'approvazione da parte della SEC di tutte le undici richieste di autorizzazione relative agli ETF fisici sul prezzo spot del Bitcoin (tra cui BlackRock, Fidelity Investments e Franklin Templeton) – commenta
Luciano Serra, Country Manager Italia di Borsa di Stoccarda Digital – costituisce senza ombra di dubbio una tappa storica per il settore degli asset digitali. Questa decisione da parte del regolatore statunitense, oltre ad avere un impatto sul piano legislativo, rafforzerà e affermerà la legittimità degli asset digitali, ampliando notevolmente i possibili investimenti da parte degli investitori istituzionali nel settore. L'approvazione rappresenta inoltre un nuovo e decisivo passo verso la fase di maturità del Bitcoin e delle criptovalute, e contribuirà a ridurne anche la volatilità. In sostanza, la legittimità degli asset digitali ne uscirà rafforzata e affermata, in quanto ne semplifica l’acquisto e la gestione fiscale, portando indirettamente il Bitcoin nel portafoglio di molti investitori tradizionali, sia istituzionali che retail".
"Qualunque sia la causa, l'approvazione di un ETF Bitcoin Spot – sottolinea
Eric Demuth, co-founder e CEO di Bitpanda – rappresenta un'enorme pietra miliare. D'ora in poi, il capitale a lungo termine degli investitori istituzionali confluirà nel mercato delle criptovalute. Questa decisione cambierà radicalmente il settore. Finora, molti investitori istituzionali non potevano operare nel settore delle criptovalute all'interno del loro quadro normativo, dovendo investire in prodotti finanziari tradizionali. Gli ETF ora disponibili saranno uno strumento estremamente importante per le istituzioni e le principali banche degli Stati Uniti. Credo che l'approvazione di un ETF Bitcoin Spot incoraggerà ulteriormente l'adozione di massa di cripto-asset da parte degli investitori istituzionali negli Stati Uniti. Gli investitori istituzionali potrebbero essere più disposti a investire in Bitcoin se possono accedervi attraverso prodotti di investimento come gli ETF. Questo è il prossimo passo verso la finanza mainstream. La criptovaluta è qui per restare. Sebbene l'approvazione sia fondamentalmente molto positiva per il prezzo del Bitcoin, è probabile che si tratti solo di un aumento a breve termine del prezzo delle azioni dopo il rally degli ultimi mesi. Gran parte delle aspettative sull'approvazione dell'ETF sono già state prezzate ed è probabile che si assista a un evento "sell the news" dopo un breve rialzo. A lungo termine, tuttavia, la maggiore liquidità e il volume più elevato porteranno a un aumento del prezzo del Bitcoin e potrebbero anche contribuire a ridurre la volatilità.La liquidità aggiuntiva nel sistema proveniente dagli Stati Uniti, insieme ad altri fattori come l'imminente dimezzamento del Bitcoin in aprile o un possibile calo dei tassi di interesse di riferimento, potrebbe portare a un prezzo del Bitcoin a sei cifre nel lungo termine. È molto probabile che il Bitcoin possa superare la soglia dei 100mila dollari già quest'anno".
(Foto: Jonathan Borba on Unsplash )