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Asset Allocation, la view di Eurizon sul 2024 dopo una fine d'anno "niente male"

Finanza
Asset Allocation, la view di Eurizon sul 2024 dopo una fine d'anno "niente male"
(Teleborsa) - L'anno si chiude con una performance migliore di quanto si temesse in un primo momento e con la promessa di una svolta da parte delle banche centrali nel 2024, anno che evidenzia prospettive d'investimento interessanti sia per l'equity che per il reddito fisso. E' quanto emerge da "The Globe", la pubblicazione sulle view di investimento di Eurizon (Gruppo Intesa Sanpaolo), intitolata "Un 2023 niente male".

L'anno - rileva Eurizon - si chiude di slancio per i mercati finanziari, con inflazione in calo e segnali accomodanti dalle Banche Centrali: tanto la Fed quanto la BCE hanno lasciato i tassi invariati nelle riunioni di dicembre e Powell ha indicato che in ottica
2024 la Fed potrebbe discutere di abbassare i tassi, mentre Lagarde ha detto che il tema è prematuro per la BCE.

L’inflazione è ormai in vista degli obiettivi delle Banche Centrali, essendo scesa al 3,1% in USA e al 2,4% in Eurozona, ma l’inflazione core è ancora rispettivamente a 4% ed al 3,6%, motivo per cui le Banche Centrali non hanno fretta di mollare la presa sui tassi di interesse. I dati macro - si sottolinea - hanno confermato che l’attività economica cresce in modo stabile negli USA, avendo assorbito gli eccessi post Covid senza frenare in modo brusco. Il rallentamento si conferma più evidente per l’Eurozona, su cui ha pesato la mancata ri-accelerazione cinese e del commercio mondiale.

Segnali positivi stanno arrivando dagli scambi internazionali, in stabilizzazione dopo due anni di frenata, e dalla Cina, che prosegue una moderata azione di stimolo all’economia. Si confermano modesti, invece, gli impatti macro delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e in Ucraina. In questo quadro, la view di Eurizon indica che i primi tagli dei tassi sono "possibili attorno a metà 2024".

Guardando all'asset allocation, il calo dell'inflazione e la fine della restrizione monetaria rappresentano una combinazione favorevole per i mercati obbligazionari, ma la stabilizzazione dei tassi di interesse sarà un fattore di supporto anche per le attività di rischio (azioni), in un contesto in cui la crescita economica sta rallentando senza indicazioni di recessione.

Sul fronte del reddito fisso, viene confermato il sovrappeso dei titoli governativi di USA e Germania che presentano tassi a scadenza interessanti e sono sostenuti da attese di tagli dei tassi nel 2024. Ma la fine della restrizione monetaria è una notizia positiva per le obbligazioni a spread che presentano tassi a scadenza e spread storicamente interessanti.

Quanto all'Equity, gli esperti di Eurizon ritengono che le valutazioni dei mercati azionari siano interessanti in ottica di medio termine e che la correzione estiva abbia fatto rientrare gli eccessi tecnici accumulati prima dell’estate. A livello geografico si esprime una preferenza per gli USA e per l’Europa.

Sul fronte valutario, infine, si ritiene che la forza dell’economia USA, a fronte del rallentamento in Europa, possa essere motivo di sostegno per il dollaro, compensato però da una Fed in questo momento meno severa della BCE.



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