(Teleborsa) - Si è chiusa oggi a Napoli la prima edizione dell’
Health Innovation Show 2023, l'evento promosso dalla
Fondazione Mesit – Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica, che ha richiamato oltre 1.500 presenze presso il Centro Congressi del
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, a Napoli.
L’evento si è proposto come
luogo di confronto, approfondimento, studio e ricerca per diffondere il valore dell’
innovazione sanitaria in chiave di sviluppo e sicurezza del Paese.
Circa
1.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado hanno visitato il
primo meta-museo dell’innovazione sanitaria – Health Innovation Space - realizzato grazie alla collaborazione di
PwC Italia, un’esibizione ibrida in presenza e in metaverso che racconta alcune delle principali
rivoluzioni del mondo della Salute. Nel complesso sono stati 800 gli utenti che hanno visitato il museo attraverso i
visori VR, per un totale di oltre mille chilometri percorsi. L’esposizione è visitabile da qualsiasi dispositivo (smartphone, laptop, tablet, visori VR) e rappresenta un’occasione di
sensibilizzazione sull’importanza della ricerca e dell’innovazione anche in campo sanitario. Il tour non si concluderà con l’evento, ma continuerà a vivere anche sul digitale.
"Parte da Napoli il treno dell’innovazione sanitaria, da sempre un fattore determinante per garantire sicurezza, benessere e inclusività sociale alla popolazione, oltre che per valorizzazione le risorse del nostro Paese in chiave di sostenibilità", commenta il presidente della Fondazione Mesit, Marco Trabucco Aurilio, aggiungendo che la Fodazione "ha promosso Health Innovation Show per riunire in diverse città italiane, a partire da questa prima edizione a Napoli, i principali stakeholder, gli opinion leader, le associazioni dei pazienti, gli enti regolatori e il Ministero della Salute, per discutere delle tematiche più innovative dell'universo Salute e per creare sinergie che rendano le tecnologie innovative più accessibili per tutti".
Health Innovation Show 2023 è stato realizzato in collaborazione con CEIS-EEHTA (Centre for Economic and International Studies: Economic Evaluation and HTA, Università degli Studi di Roma Tor Vergata), ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma), il Centro di Ricerca Interdipartimentale “Innovazione & Salute” (Università Roma Tre), CIRFF (Centro Interdipartimentale di ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione, Università Federico II di Napoli); grazie anche al contributo non condizionante di Sanofi e Gilead.